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Ieri al cinema, sul punto di entrare in sala dopo aver acquistato i biglietti, una decina di spettatori in tutto, noto una ragazza che esce dalla fila e va da un inserviente, un tipo sciatto dall’aria svogliata appoggiato al bancone del bar che sta chiacchierando con un altro inserviente, un tipo forse ancora più sciatto e dall’aria se possibile ancora più svogliata di lui, e, la donna, con tono vagamente allarmato, disorientato, intimorito, mostrando il biglietto a entrambi chiede loro:
«Scusate… ma… non c’è nessuno che controlla i biglietti?».
I due la osservano, osservano il biglietto; poi il primo lo prende, lo controlla, lo strappa e lo restituisce alla donna.
«Può entrare, signora».

18.3.15