Suonano. Vado al videocitofono. Nello schermo c’è un uomo di colore in completo elegante.
«Sì?» chiedo.
«Buongiorno,» mi dice con accento imperfetto, «sono il tecnico del gas».
Silenzio.
«Come, prego?» chiedo.
«Sono il tecnico del gas» ripete.
«Guardi, non credo proprio» gli dico.
«Va bene» mi dice lui, e se ne va.