270.

Questa notte ho letto un articolo su quell’uomo che hanno trovato mummificato nella sua casa a Venezia, il professor Baschetti. Al di là del fatto in sé, che uno muore e nessuno se ne accorge per sette anni; al di là del modo in cui forse è morto, cioè nel sonno, come quel calciatore per il quale ci sono state una commozione e una partecipazione e un’attenzione incredibili a livello nazionale e internazionale, e al di là del ritrovamento, di un vicino, sì, ma grazie al primo che è entrato in casa del professor Baschetti, cioè un ladro che però alla vista del corpo mummificato se la sarebbe data a gambe senza neanche prendere i soldi che erano lì nel portafoglio; al di là di tutti questi dettagli, dico, la storia del professor Baschetti mi ha colpito per una frase, che è l’ultima frase che ho letto ieri prima di addormentarmi, una frase riportata da una sua alunna, detta dal professor Baschetti al rientro dalle vacanze, e che è: «Scusate se faccio fatica a parlare, ma non ho parlato con nessuno per tutta l’estate».

23.3.18