408.

«Sharon Lipschutz dice che l’hai lasciata sedere sullo sgabello del piano vicino a te» disse Sybil.
«Sharon Lipschutz ha detto questo?».
Sybil annuì vigorosamente.
Il giovanotto le lasciò andare le caviglie, ritirò le mani e appoggiò una guancia sull’avambraccio destro.
«Be’,» disse, «lo sai come vanno queste cose, Sybil. Ero là seduto che stavo suonando. E tu chissà dov’eri, in quel momento. E Sharon Lipschutz è venuta lì e a un certo punto si è messa a sedere vicino a me. Non potevo mica spingerla via, ti pare?».
«Sì, che potevi».
«Oh no. No. Non potevo fare una cosa simile» disse il giovanotto. «Ma sai cosa ho fatto, invece?».
«Cosa?».
«Ho fatto finta che fossi tu».

Nove racconti, J.D. Salinger


11.8.18