583.

Ieri mi arriva un messaggio di mia madre: «Tuo padre ha il mal di gola e trentasette e tre di febbre». Di temperatura corporea, credo volesse dire. Penso di risponderle: «Stai tu al capezzale?». Penso di risponderle: «Trentasette e tre precisi o…». Penso di risponderle: «Io ieri ho avuto mal di stomaco». Le rispondo: «Ok». Dopodiché mi dimentico della cosa. Questa mattina mi arriva un altro suo messaggio: «Se la tua gatta ha un pelo fuori posto ti preoccupi, se tuo padre è malato non ti interessa». Rileggo il messaggio per essere sicuro di aver capito bene, poi vado al portatile, scrivo tre cartelle di bestemmie in Comic Sans, le stampo in due copie, le imbusto, sulla prima busta scrivo «Alla cortese attenzione di Sua Santità il Papa», poi l’indirizzo: «Città del Vaticano»; sulla seconda scrivo «Dio», «Paradiso». Le chiudo, vado in posta e le spedisco come raccomandate A/R. Poi, una volta tornato a casa, di nuovo calmo, chiamo mia madre. Lei risponde tranquilla, come se ci fossimo sentiti cinque minuti prima.
«Sì?».
«Allora,» le chiedo «come sta il nostro malato?».
«Eh? Ah no,» mi dice «gli è passata».

24.5.19