Signor Baruffa, lei ieri ha pulito tutta la sua casa.
Sì.
Ci può raccontare com’è andata? Come le è venuta l’idea?
Guardi, le sembrerà difficile da credere ma non c’era un progetto, è successo tutto in modo casuale, partendo da un’intuizione.
Di che tipo?
Be’, la mattina ho sostituito il rotolo di pellicola da trecento metri.
Lei pellicola molto?
Sì. Specialmente in questo periodo, per esempio se devo uscire a bere un caffè mi
Si pellicola tutto.
Sì.
Il caffè come lo beve?
Pratico un foro all’altezza della bocca o del naso e ce lo verso dentro.
Giusto. Riesce a camminare?
Rotolo.
Fino al bar?
Sì.
Ingegnoso. Torniamo però all’intuizione. Stava cambiando il rotolo di pellicola da trecento metri, diceva.
Esatto. Lo tengo in un cassetto, così devo solo aprirlo, sfilare un pezzo di pellicola e tagliare con l’apposito trincetto.
Che parola graziosa.
Vero.
Ed è molto comodo, ce l’ha anche mia moglie, ne va pazza.
Sì, non potrei fare senza. Se va via la luce a volte non me ne accorgo per giorni, o se non mi chiama nessuno, ma se finisco la pellicola mi viene l’angoscia.
La capisco. È mai rimasto senza?
Una volta.
E come è stato possibile?
Era il primo rotolo, a un certo punto mi ero convinto che fosse un rotolo magico e che non sarebbe mai finito.
Capisco cosa intende: siccome la pellicola continuava a uscire dalla confezione ogni volta che ne aveva bisogno, ha pensato che fosse eterna.
Sì.
E la dicitura trecento metri?
In realtà è 300 M. Poteva anche essere Mesi o Millenni.
O Manguste.
Esatto.
E quante manguste aveva visto fino a quel momento?
Zero.
Ora ha senso. Ma torniamo alla storia.
Sì. Apro il cassetto, tolgo il rotolo vecchio e vedo che, sotto, c’è una briciola di qualcosa.
Quindi giustamente la toglie.
Esatto.
È lì che ha l’idea?
Lì mi scatta qualcosa, un clic nella testa, sa.
Veramente no, è lei il genio.
Provo una sensazione di piacere nell’aver eliminato quella che il mio cervello deve aver considerato come un’imperfezione, non solo del cassetto, della cucina o della casa ma
Dell’intero universo.
Sì.
Interessante. E poi?
Ho osservato tutto il cassetto.
E che cosa ha visto?
Una confezione di arachidi. Ma in realtà non vedevo una confezione di arachidi, vedevo caos.
Caos?
Sì, un caos logico-concettuale.
Cibo e materiale di confezionamento.
Esatto. Capisce?
Eccome.
Non aveva senso.
No.
Così ho deciso di dare un senso a quel cassetto, e poi agli altri cassetti, e alla cucina e
A tutta la casa.
Sì.
Geniale. Ora la sua casa è in perfetto ordine, quindi.
Sì.
Tutto al posto giusto.
Sì.
Come un negozio.
Be', non è propr
Si può visitare? Pensa di aprirla al pubblico?
Non credo, no.
Peccato. Magari potrebbe aprire un sito e permettere un tour virtuale.
No.
Peccato. Pensa che si riposerà, adesso?
A dire il vero sto lavorando a un nuovo progetto.
Lei è un vulcano di idee. Ci può dare un'anticipazione?
Sì. Riguarda la mia automobile.
Wow.