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Grazie alle nuove tecnologie, in caso di tumore urologico nel 40 per cento dei casi l’organo si salva. Questa vescica, per esempio, che ci ha concesso un’intervista.
Allora, come si sente?
Eh, insomma, direi bene.
Se l’è vista brutta.
Stavolta sì. Già non ho fatto una vita memorabile, sa.
Certo.
Però alla fine uno si accontenta.
Ci può dire esattamente in che cosa consisteva il suo lavoro?
Raccoglievo urina.
Capisco. Non il massimo.
Veda lei.
Non il lavoro che uno sogna da bambino.
Infatti.
O che immagina quando studia.
No.
Lei che studi ha fatto?
Archeologia.
Interessante.
Sì.
Ma poi è finito a raccogliere urina.
Tutto il giorno.
Però dicono che l’urina, quando è all’interno del corpo, sia sterile.
Eh, ho capito.
Non le piaceva.
Ci mancava solo che non fosse sterile.
Giusto.
Alla fine è arrivata pure la malattia.
La ciliegina sulla torta.
Esatto.
Però, con le nuove tecnologie…
Sì, sì, lo so. Nel quaranta per cento dei casi l’organo si salva. Sapesse quante volte me lo sono ripetuto, negli ultimi mesi.
Però lei rientra in quel quaranta per cento.
Sì.
Purtroppo per il resto del corpo non c’è stato niente da fare.
Purtroppo no.
Le manca?
Non avevamo chissà quale rapporto, devo dire, però aveva i suoi vantaggi.
Per esempio?
La temperatura.
Ora ha freddo?
Un po'.
Però niente più urina.
No, basta, solo quest’acqua medicinale.
È per la conservazione.
Sì.
Che cosa farà, adesso?
Non so, non ci ho ancora pensato. Intanto finisco la convalescenza e cerco di rimettermi completamente, poi vedremo.
Giusto. Bene, allora le faccio i miei auguri, e grazie per la sua disponibilità.
Si figuri, grazie a lei.
A presto.
Sì.

21.10.20