864.

Ieri stavo guardando la miniserie di Netflix La regina degli scacchi. Alcune scene mi hanno turbato. Una per esempio è quando lei gonfia un materassino con la pompa a piede. Ok. Un’altra invece riguarda gli scacchi. C’è una regola d’oro che ho elaborato nel tempo: se c’è una scena di scacchi in un film, è sbagliata. Qualcuno potrebbe pensare che gli scacchi siano un gioco da tavolo di nicchia per sfigati brufolosi, ma allora come la mettiamo con, che so, la Maestra Alexandra Botez, che mi piacerebbe sfidare qui a casa mia (poi si può anche giocare a scacchi, eventualmente)? Comunque lasciamo stare e torniamo alla serie che, vi ricordo, è tratta dal romanzo di Walter Tevis. Con una serie sugli scacchi, mi sono chiesto: resisterà la mia regola?
In una scena i nostri due campioni, la regina degli scacchi e, be’, un tizio bravo anche lui (sono i due più forti giocatori degli Stati Uniti), stanno facendo un viaggio in macchina e decidono di giocare una partita a mente. Vediamola insieme:

Lui: e4.
Lei: c5.

Fino a qui tutto ok.


Lui: Cf3.
Lei: Ok, d6.
Lui: Bene, d4.
Lei: Pedone prende pedone.
Lui: Cavallo prende.


Ora tocca a lei, che, dopo una minima esitazione dice:

Lei: Cavallo… Cavallo f3.

Mm, no. Cavallo f3 è una mossa del bianco, che peraltro ha già fatto. Lui però non batte ciglio e dice:

Lui: Cxd4.

Mossa che aveva già fatto quando ha detto «cavallo prende», cioè una mossa fa. Qui secondo me lei dovrebbe afferrare il volante come Cameron Diaz in Vanilla Sky e far schiantare l’auto da qualche parte. Invece dice:

Lei: D’accordo… Cf6.

Ok, almeno questa è del nero.

Lui: Cc3.
Lei: g6.
Lui: La Levenfish. Non mi è mai piaciuta.

Dunque, vediamo come si presenta la scacchiera nella variante Levenfish:


e vediamo com’è la loro scacchiera, ignorando le due mosse assurde: 

A quanto pare manca il tratto caratteristico della Levenfish, cioè f4. Poco male. Ma qui la partita diventa davvero strabiliante:

Lui: Re b3.

Purtroppo il povero Re non ha alcuna possibilità di andare in b3, come potete notare. È un lungo viaggio per quel povero vecchietto che si muove di un misero balzellino alla volta.

Lei qui deve aver pensato: credi di essere l’unico a poter fare mosse impossibili solo perché stiamo giocando a mente? Beccati questa! E dice:

Lei: Pedone in r5.

R5? Vediamola sulla scacchiera:

Senza dubbio una mossa interessante, se stai giocando agli scacchi di Star Trek.
Nei sottotitoli italiani i due giocano una partita diversa, una vera Levenfish almeno fino a quando lei fa di nuovo una mossa impossibile, peccato.

Lei: f5.

Con il pedone che salta il cavallo come fosse un cavallo che però muove dritto. Tra l’altro lui dice «la Levenfish non mi è mai piaciuta», ma l’attacco Levenfish è una variante del bianco, quindi poteva semplicemente non giocarla, se non gli è mai piaciuta. A quel punto sbrocca e dice soltanto «re muove», ma non dice dove – a parte che, ovunque muova, è una mossa un po’ scema:


Lei nel frattempo continua a fare mosse impossibili dicendo:

Lei: Prendo il cavallo.

Ma nessuno dei suoi pezzi può prendere cavalli. Lui non le fa notare l’errore e dice:

Lui: Il pedone prende.
Lei: Pedone in e4 (assurda).
Lui: Il pedone prende (ambigua. Prende in g6, continuando la sua entusiasmante corsa lungo la diagonale b1-h7, o prende di en passant in e6 tranciando l'oltraggiosa avanzata di ben tre caselle in un sol colpo del pedone E del nero? Chissà).

A questo punto lui le dice che dovrebbe studiare, e non ha torto. Ma anche lui dovrebbe. O forse invece di fare delle partite a mente potrebbero scopare e basta, come in tutte le altre serie.
Nella versione originale le cose non vanno meglio. Al che mi sono detto: ma perché non hanno semplicemente seguito il romanzo? I romanzieri sono persone molto precise (sto inventando), che si documentano, eccetera. Così prendo il libro, trovo la scena: sbagliata anche lì. Che sia colpa della traduzione?
Be', in conclusione: ora smetterò di guardare la serie? Al contrario: ora che posso cercare gli errori ho finalmente un buon motivo per finirla.

3.11.20