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Ieri sera ho visto Joker, il film. Lo davano su Canale 5 ed ero abbastanza emozionato non per Joker, di cui non mi fregava granché, ma per il fatto di vedere un film su Canale 5 dopo non so quanti anni, forse dieci. È stato bello perché tutto è rimasto identico, su Canale 5, a com’era nel 2011, e nel 2011 era già rimasto tutto identico a com’era nel 2001. C’era Striscia la notizia, robe da matti. È stato come aprire un cassetto e trovarci un walkman e accenderlo e sentire Wild Boys. O aprire l’armadio e trovarci il vestito della festa di mio nonno Raymond. Con il nonno dentro. Vivo. Anche il totale disprezzo per la programmazione è rimasto: film annunciato alle 21.20, film cominciato alle 22. E la pubblicità, ma va be’ quella c’è anche su Youtube. E il non poter mandare avanti. Ecco, quello invece non mi è piaciuto, perché io adesso i film li guardo con il telecomando in mano e appena mi sembra di aver afferrato il concetto di una scena mando avanti: un personaggio piange? Avanti. Due personaggi litigano? Avanti. Inseguimento in auto? Sparatoria? Sesso? Avanti. Ma su Canale 5 non ho potuto e quindi mi sono beccato tutto Joker senza mai mandare avanti e con la pubblicità e pure un telegiornale e il meteo, forse anche una televendita con Mastrota, non ne sono sicuro, o forse era Joaquin Phoenix. Ma veniamo al film: parla di un malato di mente che smette di prendere le medicine e sbrocca di brutto.

17.11.21