Ieri sera in pizzeria sento un cameriere dire a un altro cameriere:
«Il cameriere è il lavoro più difficile del mondo».
Mi è andato di traverso un lycis (avevo preso la pizza gamberetti e lycis). Sono caduto dalla sedia. Ho avuto le convulsioni. Intanto i camerieri si muovevano confusamente intorno a me senza però sapere come rianimarmi. Hanno provato a portarmi posate, tovaglioli, lattine di Sprite, persino il conto. Ma niente. Poi mi sono ripreso. Mi sono rimesso a sedere, mi sono fatto da solo la manovra di Heimlich e ho sputato il lycis in fronte ai camerieri (a entrambi: dopo aver colpito il primo sono andato a raccogliere il lycis che era rotolato sotto un tavolo, tra i piedi di una signora, sono tornato, ho rimesso in bocca il lycis e l'ho sputato sulla fronte del secondo cameriere) e ho chiesto al cameriere che aveva detto "il cameriere è il lavoro più difficile del mondo": «Ma più difficile del neurochirurgo?».
«Cosa?» mi ha chiesto lui.
«Più difficile del direttore d'orchestra?» ho chiesto.
«Eh?».
«Fare il cameriere, dico» ho detto io. «Mi chiedevo: è più difficile dell'ingegnere spaziale? Più difficile del pilota di caccia? O di F1. O di elicottero del soccorso alpino. Più difficile dello sherpa? Più difficile del vigile del fuoco? Più difficile dell'artificiere? Più difficile del funambolo? Più difficile del domatore di tigri? Più difficile dello stuntman? O dell'attore. O del cantante. Del drammaturgo. Più diff…».
«Ha finito?» mi ha detto lui.
«No» ho detto io, e sono andato avanti finché, circa mezz'ora dopo, arrivato a «più difficile del pizzaiolo?», il cameriere ha finalmente detto «sì», il pizzaiolo ha sentito, ha scavalcato il banco dove stende le pizze e si è avventato sul cameriere e si sono azzuffati mentre io mi gustavo una fetta di Torta della Foresta Nera pensando: certo non più difficile del pasticciere.