The? (1273)

Oggi sono passato dai miei anziani genitori per portar loro giovinezza e simpatia, in cambio offrivano ravioli fatti in casa e orecchie avide di mirabolanti racconti generati da una mente dotata di rara brillantezza. Ho anche risolto alcuni problemi tecnici con i loro aggeggi elettronici, problemi tecnici che i due riescono non si sa come a produrre in scellerata quantità. Alla fine dell'incontro, terminato ottantanove ravioli a settantaquattro per il mio anziano padre - l'anziana madre non mangia quasi mai quello che cucina per me e mio padre, il che, se non fossi ancora vivo dopo tutti questi anni, direi che è sospetto -, proprio quando stavo infilando la giacca per svignarmela nella mia dimora, mio padre mi fa: ho visto quel film di quel tizio che viene lasciato su Marte. Ah, gli dico io, The martian. E lui: praticamente lo lasciano lì su Marte, cioè non è che lo lasciano, vanno via senza di lui. Ah, dico io, The martian. Lui però riesce a sopravvivere. E io: gli si conficca una roba nella tuta? Mangia patate concimate con le proprie feci? E mio padre: sì. E io: ah, The martian. Silenzio. Poi, lui: com'è il titolo? E io: The. Martian. Sì, quello, dice lui, l'hai visto? E io: sì, due volte, bello (il film, non mi rivolgo a mio padre chiamandolo bello, anche se farebbe ridere, quindi da domani lo faccio). Sì sì, bello, dice lui (mm, forse lui si sta già riferendo a me chiamandomi bello). E poi me lo racconta tutto.

26.3.24