Sgombro sinergico (1326)
Questa mattina sono passato da Zia Mariuccia, stava preparando un minestrone. Ma non c'è caldo per il minestrone?, le ho chiesto. Lei mi ha detto che proprio perché c'è caldo si fa il minestrone, come i beduini che bevono il tè. Faceva troppo caldo anche per indagare. Tu che ti fai di buono, oggi?, mi ha chiesto. Mi farò una pasta, le ho detto. Con cosa?, mi ha chiesto. Non ho mai capito questa fissa che hanno certe vecchiette per il cibo. Parlano ore di cibo. Parlano di quello che si faranno da mangiare, ne parlano mentre lo fanno, mentre lo mangiano, ne parlano dopo e, quando hanno finito di parlarne, cominciano a parlare di quello che mangerebbero o mangeranno. Perché siete fissate col cibo?, le ho chiesto una volta. Perché durante la guerra non avevamo niente da mangiare, caro mio, ha detto lei. Ma tu sei del '58, le ho detto. Eccetera. Stamattina invece non avevo voglia di farla tanto lunga. Con sgombro e zucchine, le ho detto allora. Sgombro in scatola?, ha detto lei alzando un sopracciglio. Eh? No, le ho detto io, sgombro fresco, appena pescato. Sì?, ha chiesto lei, piacevolmente sorpresa. Sì, zia, le ho detto. E lei: eh ma guarda che al supermercato magari ti dicono che è appena pescato, però tu lo sai riconoscere? Perché l'occhio deve essere in un certo modo, la pelle in un certo modo, lo devi annusare... Lo so che è appena pescato perché me lo pesco da me, le ho detto. Lei qui mi ha guardato storto. La mattina mi alzo alle due, le ho detto, guido due ore fino al mare, poi una volta là affitto una piccola imbarcazione e ovviamente tutta l'attrezzatura, mi spingo al largo remando a mano, senza l'aiuto di bombole di ossigeno, perché lo sgombro migliore lo trovi solo al largo, dove non c'è mucillagine, e solo remando tu stesso, quindi sto lì a galleggiare in mezzo alle petroliere finché pesco lo sgombro - uno sgombro solo, perché non riesco a mangiarne di più e odio sprecare il cibo, c'è così poco cibo nell'universo... -, quindi torno a riva sul dorso dello sgombro dopo aver affondato l'imbarcazione, poi guido per altre due ore, ci diamo il cambio, fermandoci dieci minuti all'autogrill a fare colazione - allo sgombro ordino una tazzina di trito di aglio, cipolla e rosmarino con un dito di vino bianco, e per indurlo a bere gli dico, accarezzandogli la testa, bevi, ti fa bene, e lui allora beve, sospettoso -, arrivo a casa, metto lo sgombro a marinare vivo un giorno intero con limone, timo e sgombro in scatola, poi il giorno dopo, cioè oggi, siccome lo sgombro dopo un giorno di marinatura è morto o comunque collassato, lo salto in padella e ci faccio la pasta con le zucchine coltivate da me biologicamente nel mio orto sinergico, è buonissimo. Zia Mariuccia è rimasta un po' in silenzio, lì a rimescolare il suo minestrone. Il minestrone intanto ribolliva. Ho preso una coca mini dal frigo, l'ho bevuta in un paio di sorsi, Zia Mariuccia sempre lì che mescolava, pensierosa, poi sono andato via.