Breve recensione di un treno regionale (1330)

Era un po' che non prendevo un treno regionale. Mi avevano detto che i treni regionali adesso sono belli. Belli come?, ho chiesto. Eh, mi hanno detto, pavimenti in marmo, finestrini in cristallo, sedili in cashmere. E io: sì, ma chi ci viaggia? E loro: scolopendre. Il treno era affollato e c'era solo la seconda classe. Sui regionali oggi è consentito: mettere i piedi - nudi e no - sul sedile di fronte, se libero, sul passeggero di fronte, se occupato. Consentito anche farsi la toilette senza andare alla toilette (probabilmente occupata da un passeggero sprovvisto di biglietto, di permesso di soggiorno, di impronte digitali ma provvisto di vaiolo delle scimmie, una scimmia e un machete). I passeggeri dunque si profumano, si ricoprono i corpi sudati di oli e creme, si tagliano unghie, barbe, peli nasali, si mettono il deodorante sotto le ascelle. In carrozza si possono mangiare cose sbriciolando su altre cose, puoi mangiare il tuo panino sbriciolando sul panino di un altro passeggero, il quale non batterà ciglio o, immagino, darà in escandescenze, e guardare film a tutto volume, che a me i film piacciono, peccato solo non sapere il kirundese. Periodicamente viene diffuso un messaggio registrato che avverte i passeggeri che il personale del treno è munito di bodycam e che è un reato aggredirlo se chiede di mostrare un biglietto valido (o in generale). Personale del treno che comunque non si fa vedere. Ah, è stato inserito il check-in prima di salire a bordo, in questo modo potete spostare il viaggio quante volte volete, tipo per sempre. Naturalmente questa è solo la mia personale esperienza di viaggio su un singolo treno regionale lungo una singola tratta in un singolo giorno dell'anno, nulla vieta che il treno regionale successivo fosse così, e i suoi viaggiatori tutti così.

8.9.24