Sono passato a bere un succo di baobab al Cerveza Enojada, lo storico bar di San Paco Llorente, e c'erano alcuni tizi che conoscevo, così mi sono seduto e ho ascoltato le loro conversazioni, che vertevano su argomenti di ogni tipo, dalle caccole alla biologia molecolare (nessuno era biologo molecolare), e poi a un certo punto, all'interno di un discorso al quale, tra una patatina e una nocciolina, partecipavo sommariamente anch'io, di fronte a un'obiezione che mi è sembrata superflua, ho detto: «Ma sì, era tanto per dire, siamo al bar, mica alla Ruprecht-Karls-Universität di Heidelberg!». E qui però ho notato che la gente si è risentita. Al che, tornando a casa, mentre passeggiavo regolando il mio orologio da taschino (o permettendo agli abitanti di San Paco di farlo), ho pensato: ma le persone che vanno nei bar a parlare di tutto quello che gli gira si renderanno conto di essere solo persone in un bar che parlano di tutto quello che gli gira? E, facendo un tiro di pipa, mi sono risposto: no.