Anche quest'anno ho fatto a tutti i soliti regali: vino, libri, tè, profumi. Non cambio mai, li dichiaro anche prima e se l'interessato vuole dirmi esattamente cosa desidera, tanto meglio. Il fatto è che con i regali non sono molto bravo: penso a quando da bambino, un giorno, ho dilapidato tutti i miei risparmi a una bancarella per comprare un set di chiavi inglesi da regalare allo zio Fausto per il suo compleanno. Lo zio Fausto faceva il meccanico. Quando mi sono presentato nella sua officina e gli ho dato la cassetta, lo zio Fausto è scoppiato a ridere, mostrandomi il suo banco da lavoro dove erano appese centinaia di chiavi di ogni grandezza, forma, materiale e nazionalità. Anche i suoi operai sono scoppiati a ridere, e i clienti, e i trapani, e le gomme delle automobili. Io invece mi sono messo a piangere: «Non so fare i regali…» ho detto rompendo il fanale di una Tipo con un calcio. Allora lo zio Fausto si è fatto serio, si è inginocchiato, mi ha asciugato le lacrime con uno straccio sporco di olio motore e mi ha detto: «Questo non devi pensarlo mai, piccolino. Non è che non sai fare i regali: sei solo scemo».