10.

Questi due giorni sono da solo e allora oggi sono andato a pranzo dai miei. Per fare due chiacchiere ma più che altro per fare un pasto normale, cioè assemblato secondo una progettualità razionale in un tempo superiore al tempo di consumo con dichiarate finalità edonistiche, il tutto servito caldo. Terminato il suddetto pasto mi alzo e me ne vado ma prima dico: «Ci vediamo domani». E mia madre: «No, ancora?».

15.12.16

9.

Perché dare il Nobel per la letteratura a Bob Dylan è come darlo a Putin, su Wu magazine di novembre, qui.


7.11.16

7.

«Sai dirmi qual è il contrario di aperto?».
«Chiuso?».
«No».
«Bloccato?».
«No».
«Introverso?».
«No».
«Serrato, rinserrato, ostruito, sbarrato?».
«No».
«Burbero, conformista, angusto, limitato, capzioso, cattivo, cauto, cavilloso, certo, contratto, deciso, definito, difficile, dispotico, dubbio, duro, enigmatico, esclusivo, esoterico, fosco, inaccessibile, inattivo, inflessibile, prevenuto, rigoroso, severo, sfuggente, silenzioso, sostenuto, sotterraneo, stizzoso, stretto?».
«No».
«Subdolo, tetragono, untuoso, velato, vergine, calcolato, calcolatore, ingannevole, insidioso, tendenzioso, indisponibile, rigido, livoroso, rancoroso, vendicativo, debole, pallido, stentato, timido, fazioso, pretestuoso, accertato, acclarato, assodato, fermo, indiscusso, indubbio, sicuro, sprangato, in boccio, cintato, recintato, riparato, coperto, riservato, taciturno, concluso, risolto, circoscritto, delimitato, inabbordabile, inaccostabile, inavvincibile, autoritario, dittatoriale, prepotente, prevaricatore, tirannico, ambiguo, equivoco, ferreo, forte, irremovibile, anguillesco, elitario, privilegiato, ristretto, iniziatico, occulto, segreto, impensierito, preoccupato, turbato, negato, proibito, vietato, spento, inamovibile, monolitico, maldisposto, esigente, intransigente, brusco, scontroso, scostante, musone, disumano, inclemente, inesorabile, inumano, spietato, anguilloso, elusivo, ritroso, altezzoso, sdegnoso, sprezzante, sufficiente, snob, interrato, sepolto, bilioso, bizzoso, collerico, intollerante, irascibile, irritabile, nervoso, nevrotico, ombroso, permaloso, fegatoso, viscido, adulatorio, ipocrita, ossequioso, servile, strisciante, dissimulato, mascherato, nascosto, schermato, intatto, integro?».
«No».
«Intonso?».
«No».
«Qual è?».
«Non-aperto».

13.10.16

6.

Il giorno del sesso, su Wu magazine di ottobre, qui.


12.10.16

2.

Al supermercato un tizio esaminava la frutta toccandola senza indossare i guanti. Mi sono avvicinato e gli ho chiesto se per caso fosse il numero uno. Mi ha detto di sì e allora mi sono fatto fare un autografo.

7.9.16

-6

Ho preso degli sgombri di sottomarca sulla cui confezione c'era scritto Senza pelle e senza spine. Prima volta che vedo una scritta del genere in vita mia. Per quello che ne so gli sgombri sono sempre stati senza pelle e senza spine, è per questo che li mangio, sono proprio così in natura, senza pelle, senza spine, senza occhi, senza testa, senza braccia, parallelepipedi di carne sgombrica racchiusi in una lattina e immersi in finto olio di oliva. Ma va be’, chi se ne frega, penso, li prendo. Arrivo a casa, li apro e, non ci crederai mai, avevano le spine. Delle piccole spine. Ho ricontrollato per vedere se la scritta sulla scatola non fosse Senza pelle *ma* con le spine o Con la pelle e con le spine o Non c’è sgombro senza spine, ma invece no, quindi non ho capito bene. Poi ho preso anche dei plumcake. Bio, senza olio di palma, con yogurt di prima qualità, eccetera eccetera, della stessa marca degli sgombri di prima, solo che: fanno schifo. Dovrebbero scriverlo, sulla confezione, che, però, fanno schifo. Plumcake senza pelle e senza spine, sì, ma fanno schifo. Oppure, ti immagini?, Plumcake bio, senza olio di palma, ma con la pelle e le spine degli sgombri (da qualche parte dovevamo pur metterle).

1.5.16

-7

Saviano contro i progetti aerospaziali, qui.


19.4.16

-10

Suonano. Vado al videocitofono. Nello schermo c’è un uomo di colore in completo elegante.
«Sì?» chiedo.
«Buongiorno,» mi dice con accento imperfetto, «sono il tecnico del gas».
Silenzio.
«Come, prego?» chiedo.
«Sono il tecnico del gas» ripete.
«Guardi, non credo proprio» gli dico.
«Va bene» mi dice lui, e se ne va.

3.3.16

-15

“Di solito i barbari alle porte sono disposti a negoziare, mentre finisce che i ragazzi dentro il fortino attaccano a gridare: «Siamo l’unica cosa buona al mondo e voialtri non lo volete capire!», al che i barbari fanno spallucce, abbattono le mura con armi incredibilmente potenti e costruiscono un parcheggio su terra consacrata. Se sono proprio in buona, fanno anche una piramide di teschi.”

Fame di realtà,


30.1.16