«Chi ha detto che è?».
«Henry Molise. Tuo cognato».
«Be’, santo cielo. Henry Molise. Come mai da queste parti, Henry? Stai scrivendo un altro di quei romanzi di merda? L’ultimo mi ha fatto vomitare. L’ho bruciato, perché i bambini non si contaminassero. Dio, che maniera di guadagnarsi da vivere!».
La confraternita dell’uva, J. Fante