Ho letto che dei ricercatori volevano capire come uccidono i serpenti costrittori. A me sembrava non ci fossero molti dubbi, visto il nome, ma i ricercatori, lì in piedi con il camice bianco al centro del laboratorio in mezzo a decine di gabbie con dei topolini, si chiedevano: ti soffocano o ti bloccano la circolazione o ti frantumano le ossa provocandoti emorragie? I topolini a quel punto si guardavano l’un l’altro. «Questo test lo fai tu» ha detto uno. «Eh mi piacerebbe, ma alle undici ho quello per i cerotti contro la cervicalgia» gli ha risposto l’altro toccandosi con la zampa appena dietro la testa e producendosi in una smorfia. Allora il primo, rivolto ai ricercatori: «Ragazzi, potremmo fingere di averlo fatto, il test, dire a tutti che uccidono per soffocamento e buonanotte, no? Chi mai lo ripeterà? Chi mai lo leggerà?!». Ma un serpente costrittore nella gabbia lì a fianco: «No, ma a me interessa, me lo sono sempre chiesto». Insomma alla fine hanno preso il serpente, hanno preso un topolino e gliel’hanno fatto stritolare, poi hanno analizzato il topolino stritolato e hanno concluso che fosse morto per arresto circolatorio. «Proviamo per sicurezza con un altro topolino» ha detto un ricercatore. «Lo sai che non devi chiamarli così» gli ha risposto l’altro.