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Ma sento della gente dire che le cose artistiche vanno fatte per passione, con passione, per trovare se stessi, per esprimere se stessi, per creare il bello, per comunicare, per comunicare con la gente, mettersi in contatto spiritualmente e intellettualmente ed emotivamente con gli altri, con tutti, con l’universo, e altre robe simili. Specialmente ci sono molti giovani con la testa piena di queste scemenze putrescenti, che sono putrescenti perché vengono dette da mille anni, le sentiamo da mille anni, solo che questi giovani essendo giovani le hanno appena sentite o pensate e ce le vengono a somministrare come fossero nuove e rivoluzionarie, mentre a noi viene la nausea, a risentirle, e con la stupidità che solo i giovani possono permettersi ci dicono che bisogna credere in se stessi, non mollare mai e altre baggianate, giovani che poi va da sé con il passare del tempo diventano sempre meno giovani e sempre più vecchi, e quando sono vecchi fanno un po’ ridere ormai, non ce l’hai più la tolleranza per un vecchio, specialmente se dice le stesse cose da venti o trent’anni, ancora lì a parlare di sogni e ambizioni, ma sparati, penso io quando li sento. Ho visto un giovane leggere Molloy, l’altra sera al parco, gliel’ho spazzato via con uno schiaffo, ma cosa leggi, imbecille?, gli ho detto, voglio fare lo scrittore, mi ha detto lui, è il mio sogno, devo sempre credere nel mio sogno, mira alla luna e male che vada atterrerai tra le stelle, mi ha detto, non atterrerai, imbecille, gli ho detto io, sei nello spazio, non atterrerai mai, coglione, prima ti esploderanno gli occhi e la testa e poi ti cagherai addosso e la tua carcassa fluttuerà nello spazio finché non verrai mangiato dai corvi interstellari, testa di cazzo che non sei altro, gli ho detto, buffone, vai a lavorare invece, trovati una cosa che abbia un senso, gli ho detto mentre lo inseguivo con una scarpa e mentre lui fuggiva. Io le cose artistiche non le voglio neanche fare, tra l’altro, ho pensato mentre mi rimettevo la scarpa, scrivo delle parole, è vero, le metto insieme, ma lo faccio solo per ammazzare il tempo, il mio vero sogno è fare il pizzaiolo, aprire la mia pizzeria al trancio, ma sono un vigliacco e non l’aprirò mai la mia pizzeria al trancio, sono un vigliacco e allora scrivo dei libri, gli scrittori di libri, i musicisti, i poeti, sono tutti solo dei gran vigliacchi, secondo me, tranne Stephen King, ovviamente, lui lo ammiro, ho pensato mentre me ne tornavo a casa, dal parco.

14.9.18