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La settimana scorsa mi si è rotta la lavasciuga. È proprio vero che non comprendi l’importanza di qualcuno finché non l’hai perso. Allora ho chiamato mia madre e le ho detto senti, mi potresti lavare della roba? Lei mi ha detto di sì, te la lavo, te l’asciugo e te la stiro. Ottimo, ho pensato andando verso la lavasciuga con un piccone, potremmo farlo per sempre. Così le ho portato tutto: camicie, camice, pantaloni, pullover, i Cardigans, maglie, mantelli, tende, tovaglioli, canovacci, tappeti, tappetini dell’auto, l’auto, eccetera. Dopo qualche giorno me li riporta direttamente a casa. Servizio a domicilio, penso, magnifico, speriamo che nella borsa ci siano anche delle polpette di patate, anche buttate così, insieme ai vestiti, chi se ne frega, un uomo di successo dovrebbe sempre avere una polpetta nel taschino. Purtroppo ci sono solo i vestiti, la ringrazio e le passo cinquanta euro arrotolati. No, non posso accettare, mi dice lei, li prenda, le dico io, se li è meritati, non lo faccio per i soldi, mi dice lei, e perché allora, non capisco, le dico io, lo faccio per amore, perché sono tua mad…, prova a dirmi, ma ormai l’ho spinta sul pianerottolo e ho chiuso la porta blindata provvedendo poi a sigillarla con la saldatrice. Prendo la mia borsa piena di vestiti e comincio a indossarli, però subito mi accorgo di una differenza, non profumano di fiori di montagna come quando li lavo io, con il mio detersivo e il mio ammorbidente e i miei fiori di montagna, ma sanno di, mm, penso mentre annuso la manica di una camicia, sfida interessante, ormai sono allenato con i vini, considerato quello che faccio nella vita – mi stendo sul divano davanti alla tv e mi scolo delle bottiglie finché non perdo i sensi –, vediamo se indovino l’ammorbidente che usa mia madre. Quando penso di averlo capito, le telefono. Ehi ciao, le dico, aspetta lasciami indovinare il tuo ammorbidente, annusando i vestiti ho percepito sentori di violetta, frutti di bosco, fiori di campo, frutta tropicale, pipì di gatto, no, aspetta, quella è Gateau che è andata in bagno, spezie, vaniglia e cenere. E lei: per l’odore, dici? E io: sì! E lei: ah no, è che li ho fatti asciugare vicino alla stufa, mi ha fatto fumo.

12.11.18