486.

La mia testa è un caseggiato. Qualche ascensore funziona. Ci sono bucce d’arancia e rapine nei corridoi. Occupanti abusivi e doppie serrature ad alcuni piani, qualche vaso fiorito sui davanzali, scapoli semivestiti che prendono il fresco sulle scale antincendio; cadono calcinacci. A volte fa pensare a un esaurimento nervoso: intere giornate passate a dormire, lacrime, insonnia a mezzanotte e poi ancora alle quattro del mattino. Poi mi viene in mente che tanti stanno così. O anche peggio, naturalmente. C’è stato un periodo in cui avevo dei triangoli blu sui lati dei piedi. Triangoli ogni giorno più scuri, isosceli. Ho pensato: leucemia. Ho aspettato qualche giorno, tenendoli d’occhio. Mi sono accorta che quando mettevo fuori la spazzatura sul pianerottolo, scalza, tenevo aperta la porta dell’appartamento sporgendomi in avanti. La porta mi urtava contro il dorso dei piedi nudi. Tutto lì: lividi triangolari. Ho festeggiato con un sonnellino.

Mai ci eravamo annoiati, R. Adler


23.11.18