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Li ho comprati oggi, i cracker più venduti, non potevo aspettare. Sono andato di corsa pur avendo l’automobile, sempre per la fretta, li ho presi dallo scaffale, ho aperto la confezione lì sul posto, in piedi in mezzo alla corsia, e ho cominciato a mangiarli. Un commesso mi ha visto, si è arrabbiato e mi ha detto: ma che fa?! Gli ho tirato una banconota da dieci euro in faccia, anche se, non avendola prima appallottolata, si è messa a ondeggiare tra noi con estrema lentezza, posandosi poi tra le piadine, senza che lui l’abbia identificata. A rovinare anche l’efficacia del gesto c’è che ho dovuto aprirmi la giacca, prendere il portafoglio dalla tasca interna, prendere la banconota, mettere via il portafoglio, tirargliela. È stato anche bravo perché mi ha lasciato far tutto, rispettare la teatralità è importante. Per sua informazione era un deca, gli ho detto poi. Quindi mi sono messo a cercarla febbrilmente, perché, insomma, dieci euro sono sempre dieci euro, tanto si era capito cosa volevo fare. Comunque a parte questo inconveniente, tornando ai cracker più venduti, che dire? Buonissimi, eccezionali, credo sia proprio per quel trenta per cento di grassi in più, ma soprattutto perché, mentre li mangi, senti il sapore della vittoria, che ti fa sentire a tua volta un vincente, e così ogni traguardo, anche se non ne hai, ti sembra raggiungibile.

4.12.18