524.

Oggi stavo discutendo con il mio amico Giorgio del fatto che da queste parti tutti, al ristorante o al supermercato o al mercato (ma anche in casa loro), dicono «mi dia il pòlpo», mentre secondo me la pronuncia corretta sarebbe «pólpo» (abbiamo molto da fare, io e Giorgio), anche secondo Giorgio la pronuncia corretta sarebbe «pólpo», e anche secondo il dizionario, quindi la questione dovrebbe essere risolta, ma se gli dici «mi dia il pólpo», al tizio del pesce, mi ha detto Giorgio, lui mica lo intende che cos’è che vuoi, così come quando al ristorante ordini il «tónno», sempre da queste parti, devi dire «mi dia il tònno», altrimenti il cameriere ti fa «eh?», e se gli dici «mi dia il tónno, che ho sónno», lui può anche perdere l’equilibrio e cadere con tutti i piatti dallo sgomento, perché devi dire «mia dia il tònno, che ho sònno», se hai sónno (e se vuoi il tónno, ovviamente). Però, mi ha detto Giorgio, della gente che va al supermercato, gente comune, gente ignorante, onestamente, mi ha detto, chi è che sta lì a dire «pólpo», dai? Non lo dice nessuno, dicono tutti «mi dia l’octopus vulgaris, per favore», o, al massimo, «mi dia un cefalopode della famiglia octopodidae», mi ha detto, e io ero d’accordo, «è proprio vero, Giorgio,» gli ho detto «abbiamo solo rischiato di perdere del tempo prezioso».

28.1.19