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Ieri sera ho riguardato Shining e onestamente devo dire una cosa: credo che Shining sia stato completamente frainteso e sovrainterpretato: è la storia di uno scrittore che deve scrivere il suo libro e per riuscirci va in un hotel fantasma ma la moglie annoiata e soprattutto quel piccolo bastardo epilettico col caschetto lo seguono e continuano a stargli tra i piedi, così lui che fa? Quello che farebbe ogni scrittore: cerca di farli a pezzi con un’accetta. Immagino che prima della partenza, anche se nel libro e nel film non ve n’è traccia, in famiglia si sia svolto questo dialogo:
«Potrei andare alcuni mesi su all’Overlook a fare il custode, così potrei scrivere».
«Sì, ma noi?».
«Voi?».
«Sì. Che facciamo io e Danny “alcuni mesi” all’Overlook mentre tu giochi a fare lo scrittore invece di, che so, la butto lì, trovarti un vero lavoro? Ci annoieremo a morte».
«È quello che dico anch’io, Wendy. È esattamente quello che dico anch'io. Forse fareste meglio a restare qui, no?».
«Restare qui? No, scordatelo. Veniamo con te».
«Oh. Be’, ok. Vado a fare la valigia, allora».
«Mmm».
«E… Wendy?».
«Che c'è?».
«Per caso ti ricordi dove ho messo la mia accetta?».

28.4.19