Leggo invece che Alessia Marcuzzi, nota ufologa, ha rivelato all’importante rivista scientifica Oggi di aver visto, da bambina, un disco volante. Allarmato, ma anche un po’ eccitato (forse però questo solo a causa della foto delle gambe della Marcuzzi a corredo dell’articolo), ho contattato telepaticamente il cugino del mio amico Giorgio, che è uno scienziato che di lavoro studia le galassie, lo stesso che mi aveva aiutato a fare chiarezza sulle rivelazioni del noto rivelazionologo Marco Columbro, sempre in merito all’avvistamento di ufo, extraterrestri e, se non ricordo male, del participio passato del verbo prudere nel deserto di Acatama, e gli ho chiesto: «Scusa, ma Alessia Marcuzzi sostiene di aver avvistato un disco volante. È possibile?».
«No» mi ha risposto.