Ieri con i miei amici Carla, Paola e Giorgio – o le mie amiche Carla, Paola e Giorgio – sono andato al cinema a vedere Il mio folle amore, di Gabriele Salvatores, il regista noto per aver vinto un Oscar nel MCMXCII. Il film racconta la storia di una persona con dei problemi mentali che intraprende un viaggio che le farà capire – o lo farà capire a quelli che le stanno intorno, o agli spettatori – tante cose, cose che però io purtroppo non ho capito, non sono nemmeno sicuro di aver capito chi, dei quattro personaggi, fosse la persona con i problemi mentali, e di conseguenza chi aiutava chi a capire cosa e quando e, be’, e se. Detto così sembra un film complesso ma in realtà potete andarci se siete o conoscete persone standard, è, diciamo, una versione ipersemplificata di Rain man, solo che: non c’è Tom Cruise, non c’è Dustin Hoffman, la persona problematica non ha qualità matematiche e dunque non farà vincere a Tom Cruise un mucchio di soldi al casinò (al di là del fatto che non c’è Tom). Curiosamente, però, in entrambi c’è Valeria Golino. Sei bella e brava, Valeria, voto 9 solo per questo (su 100).