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Ogni padre e ogni madre sa che è sbagliato, che non bisogna contrastare il tempo che passa, ma ugualmente non resiste alla tentazione di chiedere una spanna dell’affetto che gli spettava fino a pochi anni prima. Affetto che era abbondante e incontestabile, pareva eterno. In fondo somiglia alla tentazione del ritocco di chirurgia estetica: un modo, anche quello, di combattere a mani nude contro il tempo. Quando è toccato a me, di essere padre e vedermi sgusciare via un figlio, ho cercato di fare il disinvolto. Una volta, lasciandolo a scuola e vedendolo ritrarsi al mio tentativo di bacio di fronte ai compagni, gli ho detto: «I tuoi amici cosa credono, che a scuola ti accompagni uno dei servizi sociali?».

L’estate del ’78, R. Alajmo


4.11.19