Maurizio Sarri, l’allenatore della Juventus, squadra per cui faccio il tifo, ha detto che essere lì a giocarsi lo scudetto è emozionante. No, Maurizio, forse per te che ne hai vinti zero è emozionante, per noi che ne abbiamo vinti 238, di cui 38 consecutivi, non è emozionante, è angosciante. Emozionante è prendere Cristiano Ronaldo e sapere che, siccome hai preso Cristiano Ronaldo, lo scudetto lo vincerai a ottobre, se non, in effetti, a luglio, quando hai preso Cristiano Ronaldo. Emozionante è contare gli scudetti come compleanni. Emozionante è scegliere che champagne aprire per festeggiare lo scudetto numero non sai nemmeno tu quale. Emozionante è perdere il conto. Chiedere non cosa ha fatto la Juve ma quanto ha vinto la Juve. Vincere trentotto partite su trentotto, se non trentotto su trentaquattro. Emozionante è chiedere non a quanti punti è l’Inter ma se l’Inter gioca ancora in Serie A. Emozionante è avere delle certezze, non delle incertezze. Ho il cancro? Mi ami? Chi va a prendere le pizze? Le incertezze non sono emozioni, Maurizio, sono traumi. Una cosa avevamo di bello nella vita: che la Juventus vinceva e tutte le altre perdevano. Non portarcela via.