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Sono a uno sputo dalla zona rossa, forse domani mi sveglio e sono nella zona rossa, o forse ci sono già e non lo so. Comunque, potendo, non esco e faccio la spesa online. Chiamo i miei genitori tutti i giorni, abbiamo deciso di restare separati fino alla fine dell’emergenza, cioè il 3025, quando saremo delle supernove. Oggi dico a mia madre: non vedo un essere umano da dodici giorni, se togliamo le prostitute cinesi con pelliccia di pangolino. E lei: ti mancano, gli esseri umani? E io: come le mestruazioni orali. Allora lei: sei quasi al sicuro, dai. E io: sì, non fosse per la spesa a domicilio. Me la faccio lasciare sul marciapiede, giù in strada, in un bidone con il simbolo del biohazard, ma per scendere devo comunque fare le scale, e che ne so io di com’è l’aria, lì? E se fosse infetta? E lei: fai così: prendi una busta di plastica e te la metti in testa, poi la leghi bene sotto e vai. E io: queste sono le istruzioni per il suicidio. E lei: mm.

5.3.20