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Oggi mi sono chiesto: è più bella Caterina Balivo o Andrea Delogu? Ci ho pensato tutto il pomeriggio. Per capirlo ho esaminato quattrocentonovantasei foto di Caterina Balivo e quattrocentonovantasei foto di Andrea Delogu. Caterina Balivo non ha delle belle orecchie, o almeno a me non piacciono, per carità. Ha la bocca un po’ troppo sottile, sempre secondo me e i miei gusti. Non le donano i capelli mossi, forse? E ha moltissimi denti, decine e decine di denti. Il mento mi sembra leggermente largo, benché equilibrato. E a volte, solo a volte, mi ricorda Ambra Angiolini, che a sua volta mi ricorda Massimiliano Allegri, che ho criticato per il suo gioco remissivo ma che adesso rivorrei alla Juventus. Ho sbagliato, Max, ok? Eppure, Caterina è bella. È molto bella. Oserei dire bellissima. Guardo la sua trasmissione senza audio per ore e ore. Nonostante un rapporto fronte/resto-del-viso non ideale, ovviamente. Veniamo alla Delogu e partiamo proprio dalla fronte: ampia, no? Uno a uno. Orecchie? Tollerabili. Due a uno Delogu. Ah la mettiamo così? Allora un punto alla Delogu anche per la bocca, tre a uno. E un altro per il non-detto. Il non-detto della Delogu mi sembra più interessante del non-detto della Balivo. Sappiamo tutti cosa non-dice la Balivo. Ma la Delogu? Non riesco a decifrarlo, e questo mi piace. Vantaggio incolmabile della Delogu, dunque. Eppure, non so. Devo andare a preparare la cena, se con preparare si può intendere mettere nel forno e con cena una pizza surgelata. Dico Delogu, allora, d’istinto. Prossimamente altre sfide emozionanti.

13.3.20