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Standard & Poor’s ha confermato il rating dell’Italia, BBB con outlook negativo, «l’Italia potrebbe finire a livello spazzatura». E ti pareva, ho pensato, mai che Standard & Poor’s ci dia un bel voto, o un outlook positivo, mai parole di incoraggiamento, una pacca sulla spalla, un andrà tutto bene, una canzone da un balcone, un Bella ciao’s per sostenere i fratelli italiani, da Standard & Poor’s. Ma chi saranno mai, Standard & Poor’s, per fare questo a noi, notti (magiche, tra l’altro) intere ad aspettare, ad aspettare il rating, e poi ecco qua: «BBB, outlook negativo». Molto professionale, bravi. Così ho fatto qualche ricerca, su questi Standard e su questi Poor’s, e, senti senti, ho scoperto che hanno preso una multa da un miliardo e mezzo di dollari per aver gonfiato ad arte i giudizi sui titoli garantiti dai mutui subprime, che non ho idea di cosa significhi ma non sembra affatto bello, come comportamento. Quindi forse per noi è un onore avere un BBB con outlook negativo da un’agenzia che gonfia i subprime, lo farei inserire sul tricolore, tanto ne vado fiero, e non è inopportuno citare qui le parole del mio compianto, benché ancora vivo, nonno, che diceva sempre:
«Johnny…».
«Joey».
«Sì. Ascolta…».
«Sono da questa parte».
«Eh?».
«Sono da questa parte».
«Ma se è un’ora che ti parlo».
«Sono arrivato un minuto fa, nonno».
«Nonno?».
«Mm. Senti, dimmi quello che mi devi dire, non credo di poter sopportare l’odore che emani per più di un minuto».
«Sì. Ascolta. Di tre cose non ti dovrai mai curar nella vita».
«Quali, nonno caro?».
«La prima è la prima B del BBB che ci dà Standard & Poor’s. La seconda è la seconda B del BBB che ci dà Standard & Poor’s. La terza è la terza B del BBB che ci dà Standard & Poor’s».
«E l’outlook negativo?».
«Di quattro cose, allora. Cinque, se ci metti il giudizio di Fitch».
«Ok, grazie».
«Ora puoi andare, figliolo».
«Veramente siamo a casa mia».
«Mm».

29.4.20