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Oggi è la festa della mamma e avevo detto a mia madre che sarei andato a trovarla – lei e mio padre, ovvio, ma soprattutto lei – ma poi non avevo voglia e le ho telefonato per dirglielo, ovviamente con il tatto che mi contraddistingue: «Senti, non vengo, non ho voglia». Può sembrare un comportamento biasimevole, forse, è peggio di quando le ho regalato un panino con la coppa, ok, ma è meglio di quando le ho detto «sei una rimbambita». Forse lì avevo esagerato. La sera comunque le avevo scritto per rimediare: «Scusa se oggi ti ho detto che sei una rimbambita, volevo dire gran pasticciona ma in realtà sei la mamma migliore del mondo e sono fortunato ad averti». Anche perché, avevo pensato, se non l’avessi avuta non sarei esistito e ora non sarei qui a sorseggiare questo delizioso champagne. Lei mi aveva risposto: «Grazie, questo è il regalo più bello che potessi ricevere». In realtà la mia era solo una gag, ma, avevo pensato, ok, meglio così.

10.5.20