770.

Signora, dunque, abbiamo finito adesso di operare suo marito.
E come sta?
Be’. Intanto abbiamo estratto il frammento di porcellana dall’addome e siamo riusciti a
Quale frammento di porcellana?
Se mi fa parlare…
Mi scusi.
Io l’ho fatta parlare, adesso lei fa parlare me.
Veramente non ho mai parlato.
Be’, allora prima fa parlare me e poi parlerà lei. Prima mi fa parlare del mio paziente e poi lei mi parlerà del suo.
Ma io non ho pazienti.
E come mai?
Perché non sono mica un medico.
Appunto.
Ho capito, scusi.
Bene. Allora, dicevo: siamo riusciti a salvare il fegato.
Ah, meno male, grazie.
Lo abbiamo scollegato da tutti gli altri organi e dal sistema circolatorio e adesso non corre più alcun pericolo. Solo una domanda: suo marito è thailandese, no?
Eh? No.
Cinese? Giapponese? Malese?
No, è di Busto Arsizio.
Mm. Comunque il problema è un altro: abbiamo trovato un’emorragia piuttosto importante nell’emitorace sinistro.
Quanto importante?
Eh, abbastanza importante, sì.
Per farmi un’idea?
Be’, guardi, le faccio questo esempio: stasera dovevo andare a cena e ho chiamato per disdire.
Abbastanza importante, allora.
Sì.
Era una cena di lavoro o...
No no, con amici. Però, insomma, siamo riusciti a intervenire anche qui, con grande professionalità e tempestività, abbiamo suturato quello che c’era da suturare e insomma le solite cose, adesso non voglio entrare in dettagli tecnici, non vorrei annoiarla, diciamo.
No, ma non mi annoia, è mio marito!
Ah va bene, no pensavo che… comunque abbiamo riportato i valori nella norma e
Bene.
Abbiamo amputato quello che c’era da amputare e
Come amputato?
Eh, signora, ma sa in che condizioni era suo marito quando è arrivato qui?
Ma veramente mi ha solo accompagnato a ritirare degli esami.
Eh ho capito, però poi, sa com’è, mentre era lì che aspettava, un medico lo ha notato e gli ha detto come va? E suo marito: mah, insomma. Allora il medico si è preoccupato. Sa, il giuramento di Ippocrate e tutto, in pratica siamo costretti a occuparci di chi non si sente bene, così il medico gli ha detto venga, venga che le do un’occhiata.
E mio marito è venuto? Mi sembra strano perché lui non
All’inizio non voleva.
Ah ecco.
Si divincolava, all’inizio.
Ma come?
Mordeva, graffiava, urlava.
Ma
Scappava, persino. Ma poi si è calmato, è diventato docile, ubbidiente, e ha seguito il medico nell’ambulatorio, si è disteso sul lettino, si è fatto visitare, e poi, sa, noi medici siamo dei perfezionisti, il medico ha notato una pellicina su un dito del piede, l’ha tolta, zac, poi un’altra, ha tolto anche quella, zac, poi togli un lembo di pelle qua, un lembo là, be', è insorta un’infezione.
Oddio. Ma così presto?
Fulminante.
Oh no.
Eh sì. Per quello abbiamo dovuto – a malincuore, signora – prendere la nuova sega idraulica a catena diamantata arrivata proprio ieri da Colonia e amputare.
Ma cosa? Un dito?
Ah ah, signora mia, un dito… lei ha sempre voglia di scherzare.
Mi scusi, sa, non so cosa mi credevo, ma sentendo parlare di amputare ho pensato che
L’intero arto.
Come… cioè, quale?
Quali.
Ma ha detto arto.
Dapprima.
E poi?
E poi sembrava tutto a posto, abbiamo rimesso suo marito in piedi ma, come una sedia senza una gamba, traballava.
Lo credo!
E così ci siamo consultati e abbiamo deciso di parificare. Siamo degli esteti, in fondo. Ma anche per lei: le avrebbe rotto chissà quanti vasi, strappato chissà quante tende e poi, non so, faceva venire il mal di mare anche a noi.
Parificare mettendo un arto artificiale?
E con che soldi? Con che competenze?
Eh, non so, pensav
Ma no, abbiamo tagliato anche
Anche l’altro?
Gli altri, signora.
Quali?
Tutti.
Tutti e quattro?
Quattro? Suo marito aveva arti ovunque, signora, abbiamo perso il conto.
Ma è terribile.
Eh sì, insomma, bello non è. Però l’importante è questo: suo marito adesso risponde agli stimoli.
Meno male.
Non so, per farle un esempio, se cade rimbalza, se lo incendiamo brucia, se gli versiamo addosso dell’acqua si bagna, eccetera. E questa è una buona notizia, ci fa essere ottimisti.
Ma è cosciente?
E come potrebbe.
Ma tornerà a casa?
Non scherziamo.
Potrò venire a trovarlo?
A che scopo.
Ma allora, scusi, ottimisti per cosa?
Vede, signora, lei mi sta facendo le domande sbagliate.
Domande sbagliate.
Sì.
E quali sono le domande giuste?
Qual è, vorrà dire.
Sì, qual è la domanda giusta?
Semplice: e per quanto riguarda invece i miei esami, professore, va tutto bene?
Ma
Avanti, me la faccia.

11.5.20