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Leggo che a Belluno verranno abbattuti 3.234 cervi. Intanto il mio primo pensiero è andato al cervo numero 3.235, probabilmente diventerà un cervo asceta o un cervo alcolizzato, non sai mai come puoi reagire a certe cose. Poi mi sono chiesto come avranno fatto a stabilire che i cervi da abbattere sono proprio 3.234. Ci sarà un modello matematico.
Signor Sindaco, come avete stabilito che i cervi da abbattere erano proprio 3.234? Avete usato un modello matematico?
Mm? Sì, una specie.
E un’altra domanda: quanti cervi ci sono a Belluno?
3.234.
Ok.
Ipotizzando invece che i cervi siano molti di più, chissà che criterio avranno usato per redigere la lista, poi affissa, suppongo, a un albero nel bosco: «I seguenti cervi sono pregati di presentarsi al Centro Abbattimento Cervi lunedì prossimo alle ore nove». E tutti i cervi radunati a leggere. Oppure hanno spedito una lettera a ciascun cervo: «Gentile cervo 1375, è pregato di presentarsi…». Segue inevitabilmente una telefonata:
Centro abbattimento cervi, mi dica.
Salve.
Salve.
Sono il cervo 1375, ho ricevuto una vostra lett
Si presenti lunedì senza collane e senza anelli.
No, ecco, ci deve essere un errore.
Non c’è nessun errore, caro mio.
Cara mia. Sono una cerva.
Buon per lei.
Ma io sono una cerva in buona salute, giovane, mangio un sacco di verdura e
Appunto. Rovina i raccolti.
Raccolti?
Le verdure nei campi, ha presente?
Non erano per noi?
No.
Ascolti, ma ci dovrà pur essere un modo per
Senta, ho molto da fare. Un cervo vale l’altro. Se non vuole venire lei, mandi suo cugino. L’importante è che i cervi siano 3.234.
Davvero?
Sì.
Posso mandare mio marito?
Mandi chi vuole.
Grazie! Gentilissima!
Trovo assurdo, però, che non ci fosse un’altra soluzione. Troviamo soluzioni per tutto, mandiamo le capre nello spazio (potremmo mandare i cervi!), troviamo i vaccini per tutte le malattie dei topi, progettiamo aerei che volano da soli, eccetera, ma non riusciamo a sistemare tremila cervi. Potevamo spostarli in Madagascar, per esempio, poi ci avrebbe pensato la natura a trovare un equilibrio. Oppure potremmo mandarli in Africa. Per ogni immigrato che arriva in Italia, noi mandiamo laggiù un cervo, su un gommone. Ok, probabilmente non farebbe una fine migliore, però sarebbe un gesto surreale. O potremmo far indossare al cervo i vestiti dell'immigrato, dopo un po’ comincerebbero a pensare che siamo degli stregoni che trasformano le persone in cervi, quindi smetterebbero di ucciderli e comincerebbero a venerarli. Immigrati qui felici, cervi là felici. Dio mio, un’altra soluzione brillante. Se un sindaco ha un problema, mi chiami pure.

17.7.20