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Ieri ho letto di quella ragazza, Vittoria, che per errore ha ricevuto sei dosi di vaccino in un colpo solo. E ora? Che le succederà?, si chiedeva il Corriere della Sera. Questa mattina vedo lo stesso articolo, ma la ragazza ora si chiama Virginia. Sembra dunque che un sovradosaggio di vaccino possa cambiare i dati anagrafici, anche se di poco. Ma non solo, ieri le dosi iniettate per errore, come detto, se l’ho già detto, erano sei, oggi quattro, quindi forse un sovradosaggio del vaccino può anche modificare gli eventi del passato, sempre di poco. Non solo (l’ho già detto?): Virginia ieri era tirocinante di psicologia, nata a Pisa, ventitré anni, oggi è tirocinante di cardiologia, nata a Livorno, ventidue anni. Ieri era alta un metro e settantadue, oggi un metro e settantadue e mezzo. Potrebbero esserci altre piccole variazioni nei prossimi giorni, ha detto Riccarlo Verdone, attore e regista prima del vaccino, oggi immunologo, settanta e settantadue anni, nessuno può saperlo (ha detto Verdone, gli anni li sappiamo con esattezza: settanta prima del vaccino, settantadue dopo). Era già capitato qualcosa di simile in Germania, dove un signore di ottant’anni ha ricevuto per errore un intero camion di dosi di vaccino, ci sono voluti tre giorni per fargliele tutte, ma sono sviste che possono capitare, purtroppo. Com’è potuto accadere?, ha chiesto il Corriere al direttore dell’ospedale dove è avvenuto il pasticcio che ha coinvolto la povera Virginia. Ancora non lo sappiamo, ha detto il direttore, stiamo indagando, ieri le dosi erano sei, oggi quattro, la situazione è in fieri – in cosa?, ha chiesto il Corriere – se aspettiamo ancora qualche giorno potrebbero essere due, poi una, che tra l’altro sarebbe la dose corretta, poi forse zero e a quel punto Vittoria – Virginia, lo ha corretto il Corriere – forse dovrà farsi vaccinare da capo. Sono sviste che purtroppo possono capitare, ha continuato il direttore – strano, è la stessa espressione che ha usato il professor Verdone, ha detto il Corriere –, pensi che il mese scorso a un cittadino è stata inoculata prima la seconda dose e poi, tre settimane dopo, la prima. E che cosa è successo?, ha chiesto il Corriere. Niente, ha detto il direttore. Le due dosi sono differenti?, ha chiesto il Corriere. No, ha detto il direttore, sono identiche. Ho capito, ha detto il Corriere.

11.5.21