938.

Gli scrittori che scrivono quello che gli passa per la testa sono quelli che preferisco, a cominciare da Montaigne, loro santo patrono, che fa esattamente questo: scrive quello che gli passa per la testa, infischiandosi altamente dell’opinione di chi dice che di quello che passa per la testa a lui non importa a nessuno e che bisogna essere davvero presuntuosi, davvero egocentrici, per prendersi la briga di registrarlo, perché lui, Montaigne, è convinto che non ci sia niente di più interessante di questo, e che sia tanto più interessante in quanto lui è un uomo comune e non uno di quelli di cui si leggono le memorie perché hanno compiuto chissà quale impresa eclatante, uno la cui unica peculiarità è essere un uomo e potere, a quest’unico titolo, senza l’impiccio di prerogative di sorta, testimoniare che cosa significa essere un uomo.

Yoga, E. Carrère

19.6.21