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Passo dai miei genitori per vedere se è tutto ok, se non è che uno ha fatto sparire l’altro, eccetera. Tutto ok?, chiedo a mio padre. Certo, mi dice lui appiattendo con il badile del terriccio fresco in giardino. Tua moglie dov’è?, gli chiedo. Lui mi guarda, sorride, dà altri due colpetti di badile al terriccio e fa: al sicuro, figliolo. Pat, pat. E al fresco. Pat, pat. Perché continui a dare colpetti di badile, mentre lo dici?, gli chiedo. Perché così, mi dice lui, se lo appiattisco bene, poi crescerà l’erba e non si noterà nessuna differenza tra questa zona e le altre. Capisco, gli dico. A nessuno piacciono le irregolarità, no?, mi chiede. Non saprei, gli dico mentre vedo mia madre arrivare con due bicchieroni di limonata. Niente di meglio di un bel bicchiere di limonata fresca, con questo caldo, vero?!, urla dalla distanza. Che cosa dice?, chiede mio padre, che ci sente poco. Dice che quando arriverà qui ti rovescerà in testa la limonata, gli dico. Ah, dice lui togliendosi il cappello da giardiniere, speriamo. Quando mia madre arriva, si scola davanti a noi il primo bicchierone di limonata in un sorso. Noi la guardiamo in silenzio, mentre il sole ci arrostisce. Ahh, dice poi, che frescura! Poi si scola anche l’altro. Ahh, dice poi, freschissima! Quindi se ne va.

8.7.21