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Questa notte stavo leggendo il giornale e arrivato alla fine di un articolo sulla droga leggo il commento di un lettore che dice: risolvere il problema della droga sarebbe semplice, basterebbe togliere ai drogati certi diritti, ad esempio il diritto di voto. Mi ha fatto ridere. Certo, ho pensato, ben detto, colpiamo i drogati dove fa male! Mi sono immaginato il dialogo tra due tossici che si stanno facendo:
Ehi, bro, vuoi ancora un po’ di crack?
Mm? Sai, in una situazione normale ti direi certamente di sì, ma il mese prossimo ci sono le elezioni e sai, non dico che l’attuale governo non abbia fatto bene, ma la diminuzione dei tassi di interesse per portare il Pil reale a livello del potenziale mi sembra una mossa non dico di propaganda ma
Vantaggi immediati, guai differiti.
Esatto, bro, capisci? Quindi sarei per il cambiamento e voglio dare il mio contributo, cioè, la droga va bene, ma come
Come svago.
Come svago, cazzo, sì, ma se finisce per escludermi dalla società e dalla vita politica, allora no, grazie.
Hai ragione. Questa nuova legge è proprio un colpo basso.
Vogliono farci fuori, amico.
Pensa che io mi drogo per aprire le porte della percezione e perfezionare così la mia visione politica in vista dell’appuntamento elettorale.
Sì, quello e pisciarsi addosso.
Esatto. Allora niente, ‘sta roba la butto.
Butta, butta.
E, senti
(Qui mi sono riaddormentato).

29.7.21