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Oggi pranzo domenicale dai miei. A un certo punto mia madre dice a mio padre: cosa fai con quel bicchiere? Mio padre si paralizza. La mano sul bicchiere. Nel bicchiere: acqua naturale. Io: che ha che non va? Lei: non capisco perché deve prendere il bicchiere se sta ancora masticando. Io: e a te cosa te ne frega, scusa? Lei: non vedi? Sembra uno che ha fretta e deve andare via. Dove devi andare? Mio padre, sempre paralizzato, mano sul bicchiere, non risponde e mastica lentamente cercando di non dare nell’occhio. Io: io vedo solo uno che sta aspettando di deglutire per poi bere. Lei: e non può aspettare senza tenere il bicchiere? Tanto finché non avrà deglutito non potrà bere. Io: farà un po’ come vuole, no? Mia madre allora prende un bicchiere e comincia a mangiare tenendo il bicchiere in mano. Cosa ti sembro?, mi fa. In effetti mi sembra una persona con un principio di demenza, ma non lo dico. Io: mi sembri una che non ha niente di meglio da fare che rompere l’anima al prossimo. Intanto mio padre ha finalmente finito di masticare ma non si è ancora azzardato a bere. Lei continua con la pantomima. Io: perché hai dell’astio nei suoi confronti? Sembra un tipo tranquillo. Lei: dovresti provare a viverci ventiquattro ore su ventiquattro, ti logora i nervi. Io: ma dai. Lei: lo vuoi? Te lo porti a casa e poi mi racconti. Io: no no, grazie, sto benissimo così. Ma non dovevi sposartelo, allora. Lei: ma no, cosa c’entra. Guarda mio padre e gli sorride, poi gli dice: bevi, tesoro, bevi. E solo allora mio padre beve.

29.8.21