Avrete letto delle foto di una presunta porta su Marte. Eccola
qua. Sembra proprio una porta, in effetti. La foto è stata scattata dal rover Curiosity della missione Mars Science Laboratory. I ricercatori della missione e di conseguenza i giornali e insomma tutti stanno spiegando ai terrapiattisti no-vax pro-Putin che non si tratta di una porta ma di una fenditura naturale nella roccia. Nonostante sembri proprio una porta, aggiungo io. Ora, io non sono un complottista, non penso che la Terra sia piatta, mi sono sparato tre dosi di vaccino, metto la mascherina anche per giocare a scacchi con Gâteau, ritengo Putin un pericoloso criminale e penso che quella nella foto sia una fenditura naturale nella roccia. Però mi hanno fatto ridere le due motivazioni usate per dimostrarlo. La prima è che si tratta di una fenditura molto piccola, tanto che potrebbe passarci a malapena un gatto (sto citando). La seconda è che,
zoomando, se ne vede il fondo. Ecco, pur continuando a pensare che si tratti di una fenditura naturale e non di una porta scavata nella roccia, ho anche pensato: per quale ragione i marziani non potrebbero essere grandi quanto gatti o, direttamente, gatti? E poi ho pensato: che cosa vieta ai gatti marziani di creare porte nella roccia che, zoomando, sembrino proprio fenditure naturali nella roccia? Niente, secondo me. Ecco infatti un possibile dialogo tra due gatti marziani, Alberto e Susanna.
«Ehi Susanna, ho finito, che te ne pare?».
«Mm, non è che si vede un po' troppo che è una porta?».
«Dici per quel rover che gironzola qui attorno da dieci anni? Non sembra molto intelligente».
«E se fosse telecomandato da esseri intelligenti?».
«Forse a loro volta telecomandati da rover poco intelligenti».
«Eh?».
«Lascia stare. Comunque se anche notassero che somiglia a una porta, guarda qua».
«Mm, un fondo di roccia».
«Esatto. Così zoomando sembrerebbe solo una fenditura naturale».
«L'hai proprio sigillato bene».
«Grazie».
«E come si apre?».
«Lo vedi quel sassolino?».
«E allora?».
«In realtà è un pulsante».
«Cosa?!».
«Proprio così».
«Sembra un sassolino in tutto e per tutto, Alberto, te lo giuro. Come hai fatto a farlo?
«Semplice. Ho preso un sassolino...».
«Sì...».
«E ci ho messo dentro un pulsante».
«Sei un genio».
«Grazie. Ehi sta tornando quell'affare, rientriamo».
«Ok!».