Il tempo dei cotechini (1148)

A proposito del giardino di mio padre, ieri vado a pranzo dai miei e noto una grande novità: un'aiuola. Fatta di pietre, o delimitata da pietre, fatta di niente. Terra. Quindi: terra, pietre, terra. Altre pietre all'interno. La guardo un attimo e mi rendo conto che ha la forma di una vagina. Le pietre all'interno formano un cerchio, come a rimarcare l'idea. Rido. Scuoto la testa. Chissà cosa pensa di aver disegnato o rappresentato, con la sua aiuola, mi chiedo. Una mandorla? Un fiore? L'occhio di un angelo? Entro e lo trovo seduto a tavola. Ci salutiamo come sempre: Allora?, mi dice lui. Siamo qua, dico io. Mi tolgo la giacca e mi siedo. Mio padre mi fa: senti, saresti capace di ordinare altri bulbi? Mi fa ridere che non riesca a dire: mi ordini altri bulbi? Lui mette giù la domanda come una piccola trappola coperta di foglie. Uno dovrebbe dire: ma certo che sono capace! Cosa credi? Ora ti faccio vedere io! E gli ordina cinquecento bulbi. Gli dico: certo che sono capace (senza punto esclamativo). Lui: allora me li dovresti ordinare. Così prendo il telefono e faccio l'ordine. A quel punto arriva mia madre reggendo una pentola. Che fate?, chiede. Ordiniamo bulbi, dico io. Lei guarda di scatto mio padre: ancora?!, gli dice. Lui fa spallucce. Lei allora mette giù la pentola e comincia a servire del riso ai carciofi. Poi mi guarda e mi fa: di secondo ho fatto: frittata con carciofi; carciofi. Mi viene in mente che da mia madre c'è un momento dell'anno in cui si mangiano tantissimi carciofi, poi basta. E un momento in cui si mangiano tantissime patate, poi basta. E un momento in cui si mangiano tantissimi cotechini, poi basta. Il momento dei cotechini è alle porte, tra l'altro. Mio padre dice: chissà se un giorno avremo dei carciofi. Nessuno gli risponde. Poi mi viene in mente che anni fa avevano una tovaglia con disegni che dovevano essere piccole aiuole, ma in realtà sembravano peni. Mi faceva ridere che mangiassimo su una tovaglia costellata di peni. Quando arrivano i bulbi?, mi chiede mio padre. Vuoi altri carciofi?, mi chiede mia madre tirando fuori carciofi dalle tasche. Venerdì, dico a mio padre. No, dico a mia madre. Poi mio padre mi dice: hai visto la mia aiuola a forma di vagina?

5.12.22