Il dono (1166)

Stavo pensando che negli scacchi esiste un'apertura che si chiama Grob e fa così:
Esiste però anche un'apertura che è la Grob invertita, cioè la gioca il nero invece del bianco, e fa così:
e si chiama Borg, che come molti noteranno è lo specchio di Grob. C'è anche un'apertura che si chiama Bird e fa così:
E però esiste anche un'apertura che è la Bird invertita, cioè la gioca il nero invece del bianco, e fa così:
Immagino uno penserebbe che quest'apertura si chiami Drib, e invece si chiama Olandese. Non esiste un'apertura chiamata Esednalo. Da notare che io gioco la Bird, la Borg e, uno, sempre lo stesso, si aspetterebbe la Grob, invece no, gioco l'Olandese, e non ho mai giocato la Grob. Da notare che sono aperture considerate deboli (l'Olandese è più rispettata, ok). Io posso obiettare che qualsiasi apertura, giocata da me, sarebbe debole, ma peccherei di falsa modestia. In realtà queste aperture, giocate da me, diventano forti. No, scherzo. Però con la Bird ho battuto una volta un ex campione olimpico sessantenne e pure un po' zoppo che alla fine della partita mi ha detto: ho sonno.
Tutto questo mi ha fatto venire in mente che una volta avevo un amico che poteva dirti qualsiasi parola al contrario all'istante. Tu gli dicevi caleidoscopio e lui, all'istante, te la diceva al contrario. Ricordo che una sera siamo stati lì, io lui e gli altri nostri amici, a fargli dire tutte le parole al contrario. Cioè non tutte le parole. Però tante. E lui le diceva tutte al contrario senza nemmeno pensarci. Davvero impressionante. Io gli avevo detto: ma è un dono! E lui, mica tanto entusiasta, aveva detto: sì ma non saprei come usarlo. E in effetti ora di lavoro fa il piastrellista.

25.3.23