Il perfetto sommelier (1187)

Ieri sera sono andato al ristorante con i miei amici Giorgio, Paola, Carla e Roberto. Una cosa che voglio subito non appena mi siedo al tavolo di un ristorante, anzi non appena entro al ristorante, è un calice di qualcosa. Vino, spumante, birra. Come me la pensano anche gli altri. Noi entriamo e Carla resta fuori a finire una sigaretta. La vedo dalla vetrata che mi fa segno con la mano di pensare al bere. Questo mi piace. Essere circondato da persone che hanno la mia stessa preoccupazione. Allora fermo subito un cameriere. Arrivo, mi fa lui, cercando però di divincolarsi. Sei già qui, gli dico. Ci porti dell'alcol?, gli dico. Vi mando il sommelier, dice lui. Il sommelier, penso. Come se stai soffocando e speri che qualcuno ti faccia la manovra di Heimlich e chi arriva a soccorrerti prima ti spiega chi era Heimlich e com'è che ha ideato la suddetta manovra e perché è così efficace e però ti propone una manovra alternativa che ha vinto un premio a un concorso di manovre a Tubinga. No. Ecco la guida del perfetto sommelier del perfetto ristorante: ti presenti, scrivi l'ordinazione, rispondi a domande se te ne fanno altrimenti non dici niente, porti da bere, non chiedi a chi faccio assaggiare?, assaggi tu, sei sommelier, ma in fretta, e poi noi non capiamo niente, e non vogliamo responsabilità, poi versi, niente secchiello, tanto la bottiglia sarà finita al primo giro, vai via (ma resti sempre in zona). Ok, dico al cameriere, ma che non si presenti senza bottiglia. Il cameriere si allontana con un sorriso di uno che pensa ma che bella l'ironia. Se era ironia. E non la era. Il sommelier non arriva. Allora Carla, che nel frattempo è entrata e si è seduta, si alza e lo va a prendere mentre sta parlando di antichi vitigni e di lieviti autoctoni con dei tizi che, vino nei calici, invece di bere ascoltano sorridenti come se le chiacchiere potessero darti la luccicanza. Vedo Carla che pinza il sommelier per un braccio, gli parla brevemente, poi torna al tavolo mentre il sommelier si dilegua e dopo due minuti riappare con una bottiglia di champagne. Questo champagne ha la particolarità di…, comincia il sommelier. Paola si alza, ottimo, gli dice, bravo, gli dice, poi gli sfila la bottiglia dalle mani, fa saltare il tappo senza botto, versa, brindiamo alla pace e cominciamo a bere. Il sommelier è ancora lì, dubbioso. Noi più rilassati, finalmente. Lo guardo e gli dico: ce ne porti un'altra?

3.7.23