Cos'altro non ti piace (1211)
Oggi sono passato a controllare se i miei anziani genitori sanno ancora cucinare, mia madre, e farmi vedere centinaia di foto di alberi, uccellini e monumenti, mio padre. Mentre aspettavamo che mia madre ci servisse, cioè volevo dire che il pranzo fosse servito dalla servitù, ho consigliato a mio padre di guardare Prey, un film ambientato nel diciottesimo secolo che parla dello scontro tra gli indiani e un alieno. Detto così - che poi è esattamente così - sembra un film idiota, e invece è un buon film, l'ho guardato tutto senza quasi mai mandare avanti veloce (ho mandato avanti veloce solo quando la protagonista era triste e piangeva). Mio padre comunque non ha batutto ciglio. Mi ha chiesto da dove venissero gli alieni. Dallo spazio, gli ho detto, come se potessero arrivare da molte altre parti. Il film non lo dice?, ha chiesto mio padre. No, ho detto io, si vede solo che arrivano dal cielo. Mio padre è sembrato soddisfatto della risposta, e io mi sono chiesto come avrebbe reagito se avessi detto: dal pianeta Krtuam. O da Bussolengo. Poi gli ho chiesto se aveva mai visto Gli incredibili, un film di animazione. Un film di animazione l'ho detto a mio padre, non lo sto dicendo a voi. Mio padre ha scosso la testa come se gli avessi chiesto se voleva una martellata sul naso. Non mi piacciono i film di animazione, ha detto. Gli ho chiesto perché e lui ha detto: sono finti. Gli ho chiesto se i film di zombie, di cui si abbuffa senza fare una piega, gli sembrano veri. Lui ha dato una non-risposta troppo lunga per riportarla in questa sede, o in qualunque altra sede, eccetto il pianeta Krtuam, forse. Poi gli ho chiesto che cos'altro non gli piace. Nel frattempo è arrivata mia madre e, coincidenza, anche il pranzo. Ci siamo seduti. Non per terra, a tavola. Ma avrebbe fatto ridere, quindi: ci siamo seduti per terra e abbiamo cominciato a mangiare come dei veri Comanche. Mio padre ha detto che non gli piacciono i film con i sommergibili, i film sugli scalatori, i film a episodi, i film dove si va avanti e indietro nel tempo. Gli ho detto che di base in tutti i film si va almeno avanti nel tempo. Lui intendeva un po' avanti e un po' indietro. Allora qui mia madre ha detto che quando mio padre scopre di avere letto un libro di una pentalogia senza sapere che era di una pentalogia, per esempio il terzo, invece di leggere poi, come logica vorrebbe, il primo, il secondo, il quarto (o rileggere il terzo) e il quinto, lui legge il quarto, il quinto, il primo e il secondo. Poi metto tutto assieme, ha detto mio padre mettendo una mano sul braccio di mia madre seguito da un: lascia vado io a fare il caffé. Cinque minuti dopo, mentre la servitù ci serviva il caffè, ho fatto vedere a entrambi un video di MrBeast che tritura una Lamborghini. Mio padre ha detto che non ha senso. Gli ho detto che quel video frutta a MrBeast otto milioni di dollari. Una cifra a caso. Mio padre ha detto che non è giusto. Io gli ho detto è così che funziona il mondo, baby. Lui ha detto che allora non c'era il motore dentro, nella Lamborghini. Perché mio padre è uno scettico, difficile fargliela sotto il naso. Mia madre ha detto che triturare una Lamborghini senza il motore sarebbe stata una truffa ai danni dei follower, quindi secondo lei il motore c'era. Lei non ha detto follower, comunque, ha detto spettatori, che in effetti forse è più corretto. Poi ho fatto vedere un video di un grande obeso - non che ce ne siano di piccoli, al massimo nani, penso (a proposito, non ho mai visto un obeso nano, ci deve essere una spiegazione fisica di masse e baricentri, credo) - che mangiava cinquanta merendine accompagnandole con un litro di tè ai frutti di bosco. Si sono divertiti molto. Ne ho fatto vedere un altro dove il tizio mangiava un metro di pizza. Si sono divertiti ancora. Mio padre ha detto che voleva vedere tutti i video di questo obeso che mangiava, così da fargli fare otto milioni di dollari. Gli ho detto che purtroppo il tizio è morto di infarto un paio d'anni fa. I miei erano molto tristi. Allora ho fatto vedere un video di un raccattapalle che sbatte la faccia contro un tabellone. I miei sono tornati contenti. A quel punto sono andato a casa.