Una lavoro da professionisti (1226)
L'altro ieri sono passato da zia Mariuccia e quando mi ha aperto le ho detto: birretta o scherzetto? Lei mi ha squadrato per un po' e poi mi ha detto: da cosa sei vestito, Joey? Io le ho detto: come da cosa sono vestito? Da zia Mariuccia. Avevo indosso un pullover con le perline di zia Mariuccia - che tra l'altro mi stava strettissimo e infilandolo avevo sentito crack - rubato il giorno prima da uno dei cassetti di Zia Mariuccia, dei pantaloni beige, visto che zia Mariuccia porta spesso i pantaloni beige, delle Superga bianche comprate all'uopo, proprio come le Superga bianche di zia Mariuccia, anche se di un numero adatto, e degli occhiali di zia Mariuccia, che è miope, presbite, astigmatica, ipermetrope, e vecchia, infatti non ci vedevo niente. Lei ha detto: entra. Sono entrato e ho messo gli occhiali sul tavolo. Ecco dov'era finito, ha detto indicando il maglione mentre mi dava la birra. Già, ho detto io staccando una perlina. Tu non bevi?, le ho chiesto. Lei ha detto: non posso berla. Come mai?, le ho chiesto cercando di riattaccare la perlina, ma senza successo. Sto facendo un periodo senza alcolici, senza glutine, senza lattosio, senza carboidrati semplici, senza fibre insolubili, senza fibre solubili, senza cibi e bevande diuretici e diuretiche, senza cibi e bevande nervini e nervine, senza oligosaccaridi a catena corta e a catena lunga, senza proteine animali, senza legumi, senza grassi saturi, senza cibi Fodmap, senza… Che cosa mangi, zia?, le ho chiesto. E lei: gomma di guar. È seguito un po' di silenzio. Poi, io: ti ricordi quando eri fissata con la roba italiana? Zia Mariuccia si è messa a tavola con un cestino di vimini e ha cominciato a mangiarlo. Non credo sia commestibile, zia, le ho detto. Ho fame, ha detto lei. Be', ho detto io, ricordi? Ogni volta che compravi qualcosa, volevi che fosse italiano. E mi dicevi: è fatto solo con latte italiano, Joey. È fatto solo con grano italiano, Joey. Solo con lince iberica italiana, Joey. Ti ricordi? Vagamente, ha detto zia Mariuccia masticando un gommino per non strisciare i pavimenti. E io pensavo: probabilmente in Germania c'è una zia Mariucchen che vuole solo grano tedesco, solo latte tedesco, solo gommini tedeschi, e che, se le dessero un bicchiere di latte italiano, penserebbe: chissà cosa c'è dentro… sappiamo come sono gli italiani! E allora?, ha detto zia Mariuccia bevendo un sorso della mia birra. Niente, le ho detto, mi fa ridere quando sui pacchetti delle cose leggo "solo blabla italiano!", e io penso: uhm, mi sarei sentito più tranquillo se fosse stato tedesco, o inglese, o spagnolo. Io mi fido solo del nostro cibo naturale, ha detto zia Mariuccia mangiando un gommino. Senti, le ho chiesto, ma se ai bambini dici "scherzetto", cosa fanno? Perché immagino che tutti dicano "dolcetto", no? Però mi sono sempre chiesto: si saranno preparati qualcosa, se uno dice "scherzetto"? Io direi "scherzetto", ad esempio. E zia Mariuccia: anni fa si è presentato un gruppo di bambini e ho detto "scherzetto", perché non avevo dolci in casa. Cioè li avevo ma erano per me. Non avevi dolcetti, intendi, ho detto io. Sì, ha detto zia Mariuccia, dolcetti. Né dolci né dolcetti. Non per loro. E i bambini che hanno fatto?, ho chiesto. Zia Mariuccia ha bevuto un sorso di birra. Mi hanno manomesso i freni della macchina, ha detto poi. Ah, ho detto, wow, pericoloso. Come te ne sei accorta? E lei: come me ne sono accorta. Me ne sono accorta che quando ho pigiato il pedale del freno per frenare la macchina, la macchina non ha frenato e sono finita dentro una siepe. Ah, uhm, ho detto io, be', facevano sul serio quei ragazzini. Già, ha detto zia Mariuccia, lo ha detto anche il meccanico. Ha detto che era "un lavoro da professionisti". Notevole, ho detto. Sì, ha detto zia Mariuccia, da allora ho sempre caramelle e birre scadute in casa per i bambini, ad Halloween. Mi sembra giusto, ho detto io.