1265.

Un consiglio di John Betjeman, diretto ai giovani scrittori e poeti che desiderano trovar lavoro alla radio, nel campo editoriale o in quello della critica. Non frustrarsi in occupazioni semiletterarie. Entrare alla radio significa diventare una specie d'impiegato statale; le case editrici non abbondano di impieghi ben remunerati, e vi si passa il tempo leggendo ciò che scrivono gli altri, invece di scrivere le proprie opere; lo stesso capita con la critica, occupazione che consiste nel leggere libri altrui e poi impazzire cercando qualche punto di vista originale affinché la recensione presenti un certo interesse. Meglio è cercarsi un lavoro completamente estraneo alla letteratura, poiché questa soltanto a pochissime persone permette di guadagnarsi la vita scrivendo qualcosa che meriti di essere letta.

Fatti inquietanti, J.R. Wilcock

21.2.24