Idrocarburi (1261)

A proposito di vini e sommelier, quando bevo un vino mi piace provare a riconoscerne i profumi, poi vado a controllare la scheda del vino per vedere se ci ho preso. Nel caso del sauvignon dell'altra sera avevo sentito fiori, crema, legno, anice, sambuco, sandalo. Il che mi ha sorpreso perché non ho idea di che profumo abbiano sambuco e sandalo, né come abbiano fatto a venirmi in mente, ma è così. Sono andato a controllare e la scheda diceva: bosso, basilico, agrumi, fiori bianchi e peperone verde. Zero su cinque, mi ha fatto ridere. Per non parlare di peperone. Chi l'avrebbe mai detto? Non sembra un complimento: «Questo vino sa di peperone». E neanche solo peperone. Ma verde. Bravi. Poi sono andato a leggere e a quanto pare il peperone verde, e solo quello verde - allora perché non dire peperone e basta? - è un profumo tipico della famiglia degli erbacei. Poi: crema non esiste, anice solo stellato, legno non esiste, fiori devi dire quali - sambuco però è un fiore bianco, quindi facciamo che ci ho preso. Anzi, forse ho capito una cosa, e cioè che basta un po' di elasticità. Dunque: non c'è crema ma ci sono brioche, caramello, burro. La prossima volta mi basta dire uno di questi. Legno, invece, non lo so, ho fatto una ricerca e potrebbe essere sandalo, detto anche legno di sandalo, quindi possiamo dire che li ho indovinati tutti tranne il peperone. Verde. Mi ha fregato il colore, penso. Continuando a leggere, poi, ho scoperto che ci sono vini che sanno di idrocarburi (cherosene, benzina, paraffina). Bellissimo, ho pensato. La prossima volta che assaggio un vino, se tra amici o ancora meglio al ristorante, al sommelier, lo voglio assolutamente dire anche se non lo sento. «Signori, il vino è di vostro gradimento?». «Molto, sa di idrocarburi».

11.2.24