E per che cosa? (1276)

Ieri stavo guidando lungo la statale, quando si sono immessi i carabinieri, che facevano il cinquanta all'ora anche dove non c'era. Non ho avuto il coraggio di sorpassarli, sapete come vanno queste cose, meglio stare dietro, tanto prima o poi svolteranno, ho pensato, avranno una caserma, delle mogli, dei banditi da catturare. Ma non hanno svoltato. Mai. Dovevo andare al supermercato prima di tornare a casa, per dirne una, e anche loro ci sono andati. C'erano solo due posti e abbiamo parcheggiato vicini. Abbiamo preso i carrelli, io sempre dietro i carabinieri, anche a piedi. C'erano i miei biscotti preferiti in offerta ma erano anche i loro biscotti preferiti, a quanto pare, perché li hanno comprati tutti. Volevo anche prendere della birra ma non ho potuto, perché erano lì a prendere delle birre anche loro. Me li sono trovati anche in cassa, per quanto abbia fatto di tutto per sfalsare i rispettivi tempi sostando davanti allo scaffale del dentifricio. Siamo usciti insieme e ho pensato allora di fermarmi un po' in macchina prima di partire, così partivano loro e se ne andavano e finalmente ero libero, e così è stato. Quando poi mi sono immesso sulla statale, dopo poche decine di metri eccoli ancora lì, davanti a me, sempre a quarantuno all'ora. Li ho avuti davanti fino a casa, quando hanno parcheggiato nel mio box auto. Non ho battuto ciglio, ho lasciato la macchina fuori. Poi, quando sono salito, erano lì che trafficavano con la mia porta, sono entrati, ho sentito che hanno salutato Gateau, ma che bel micino, hanno detto, poi hanno chiuso la porta a chiave. Sono rimasto un po' indeciso, ma non è che potevo andare in albergo. Cioè, potevo, volendo. È che non volevo. Così alla fine ho provato ad aprire la porta ma c'erano le chiavi all'interno. Allora ho suonato. Dopo non molto mi ha aperto uno dei due carabinieri, era in divisa ma a piedi scalzi e stava mangiando le mie patatine di mais. Sul tavolo ho visto una bottiglia di cremant de bourgogne, aperta. E dei salatini. Cioè, una, dei… La. I. La mia bottiglia, i miei salatini. Sì?, mi ha chiesto il carabiniere. Questa è casa mia, ho detto rispettosamente, sforzandomi di non premettere un se non erro. L'ironia può irritare, ho imparato. E allora?, mi fa lui. Entra, no?, mi fa. Che stupido, ho detto entrando, non ci avevo pensato. Il che era vero, non ironico. Mi hanno versato un bicchiere di cremant. Ce n'è per tutti, hanno detto. Pensavamo di ordinare cinese, ne vuoi? Sì, grazie, ho detto sedendomi in poltrona. Gateau mi è salita sulle gambe. Si è già affezionato, ha detto un carabiniere. A voi?, ho detto io. A te, ha detto lui. Ho resistito alla tentazione di precisare che Gateau è una femmina. Quindi un po' di silenzio, e altro cremant. Potevi anche sorpassare, prima, ha detto l'altro carabiniere. Sulla statale?, ho chiesto. Sì, ha detto lui. Temevo di irritarvi, ho detto. E per che cosa?, ha detto lui ridendo e prendendo una manciata di salatini e ficcandoseli in bocca, c'era la linea tratteggiata. Vero, ho detto io, ridendo imbarazzato. Non avevamo molto da dirci, ma il tempo è passato gradevolmente. Quando sono andati a prendere il cinese li ho chiusi fuori.

8.4.24