Come farsi mordere dal ragno violino (1324)

Adesso va di moda parlare del ragno violino. Dico subito che è un mio spauracchio da molto prima che ogni giorno comparisse una sua foto sul giornale, e aggiungo che non mi piace nominarlo, perché non vorrei evocarlo. Comunque se dovessi evocarlo, mentre mi imbottisco di antibiotici mi consolerei pensando che ho un grande potere: evocare le cose nominandole. Proverei subito con: Scarlett Johansson! Venisse fuori che posso evocare solo ragni violino, va be', sarebbe comunque un potere, tipo se qualcuno mi fa arrabbiare. Venisse fuori che posso evocare solo ragni violino nel mio letto, allora va bene, hai vinto, ragno violino. Detto tutto questo, vengo al dunque: mi fanno ridere le cose che dicono i giornali o gli esperti. Per esempio: come riconoscere un ragno violino? Semplice, dicono: ha sei occhi invece di otto come i comuni ragni. Bello, grazie. A che distanza devo stare dalle zanne del ragno, per contare gli occhi? Per sapere. Praticamente per capire se un ragno violino è un ragno violino, devo mettermelo in un occhio. Inoltre, come ha osservato giustamente la mia amica Paola: "Mio Dio! Neanche sapevo che i ragni avessero più di due occhi!". Dunque la situazione è, se possibile, peggiorata. Sembra che ogni cosa che dici sul ragno, il ragno ne esca peggio. Quando leggo la cosa degli occhi, penso: sarà dura contare quanti occhi ha, dopo che l'ho spiaccicato col ferro da stiro. Perché se vedo un ragno non sto lì a improvvisarmi aracnologo, uno dei due non uscirà vivo dalla stanza, e finora eccomi qua. Mi piacciono anche quelli che dicono: se vedete un ragno violino - o un ragno - non uccidetelo, sono animali meravigliosi e molto preziosi! Mi ha sempre fatto ridere, questa. Facciamo così: smetterò di uccidere i ragni potenzialmente letali solo quanto questi, vedendomi, diranno: no, non mordiamolo, è un animale meraviglioso e molto prezioso! Fino a quel giorno, è guerra. Coi ragni sono stato chiaro sin dall'inizio: se non mi entrate in casa, vivete; se entrate, morite. Eh, mi ha detto qualcuno, hai messo un cartello? I ragni mica leggono. E io: non c'è bisogno di leggere, l'ho solo pensato. Il ragno sa bene perché muore, quando lo schiaccio. Io so perché muoio quando mi ha morso. È la natura. Dicono: ma solo poche specie sono mortali, in Italia. Questo mi rafforza solo nella mia convinzione di non andare mai in Australia. Altre cose buffe che vengono dette: il ragno violino è schivo, non è aggressivo, morde solo se infastidito. Va bene, penso, non lo infastidirò. Poi leggo: ama nascondersi nelle scarpe, tra le lenzuola, nei pacchetti di patatine, nelle orecchie della gente. Eh, ok. Quindi se nella mia casa metto un mio piede in una mia scarpa, sto infastidendo il ragno? E poi questo sarebbe essere schivo? Sono schivo, mi nascondo ai concerti di Taylor Swift. No. Per me essere un ragno schivo significa che vivo sull'Himalaya, non nelle case, tra le lenzuola. Poi: di giorno sta nascosto, di notte esce. Molto tranquillizzante. Praticamente è un ragno potenzialmente letale invisibile che va a caccia quando siamo incoscienti. Ma torniamo al concetto di fastidio: è molto relativo. Ci saranno ragni che sono infastiditi con tanto, ragni con poco, come gli umani. Considerato che il tanto di un ragno violino, come detto, è infilarci le nostre scarpe. Il poco cosa sarà? Che ascolto musica? Mi immagino il ragno violino - che vive a sbafo nascosto in casa mia - che dice alla moglie: «Cara, questa musica ci sta infastidendo, no? Voglio dire, è fastidiosa, non credi?». E lei: «Non riesco a chiudere occhio, e tra poche ore dobbiamo cacciare». E lui: «Penso sia il caso di morderlo. Sai quanto io detesti necrotizzare le facce delle persone, però, insomma, tutte le sere questa storia». Dicono anche che morde se si sente minacciato. Non so, ma non ho l'abitudine di minacciare i ragni. Mi immagino di girare per casa gridando «Ehi, ragno violino, so che ci sei, che sei nascosto! Be', se ti becco ti faccio fuori, hai capito?!». E il ragno violino: «Cara, ma ci sta minacciando?». E lei: «Sembra di sì, caro». E lui: «Stanotte lo mordo». Insomma abbiamo in casa un ospite non invitato abbastanza irascibile e potenzialmente letale. Qui mi vengono in mente certi esperti che dicono: i morti per colpa del ragno violino, negli ultimi anni, sono stati soltanto due. Lo dicono come se la cosa fosse trascurabile o tranquillizzante, ma io penso solo: quindi si può morire. Per un ragno. Immagino il ragno che legge questo mio appunto. Finisce di leggere, sospira, poi dice: «Questo articolo mi ha infastidito». Poi chiude il giornale e va in bagno a prepararsi. Mi piacciono anche i consigli: scuotere le lenzuola prima di coricarsi, controllare le scarpe prima di infilarle, gli indumenti prima di indossarli, tutte cose che uno potrebbe fare se il ragno violino fosse l'unica minaccia sul pianeta. E comunque tutti i consigli che vengono dati sono consigli perdenti, che non tengono conto delle caratteristiche del nemico (perché quando un morso può crearti un "buco necrotico profondo anche diversi centimetri" che può richiedere "l'amputazione dell'arto", dove per "arto" si intende anche la "testa", per me siamo di fronte a un nemico), ecco invece cosa farò io d'ora in avanti: Il ragno violino si rintana nelle scarpe? Bene. Le scarpe che uso vanno nelle scarpiere, mentre in giro per casa lascerò scarpe con solette adesive. Si nasconde di giorno ed esce di notte? Ottimo. Allora dormirò di giorno e starò sveglio di notte. Teme la luce? Magnifico. Starò sveglio di notte con tutte le luci accese. Si consiglia di rimuovere gli insetti morti perché attraggono il ragno violino? A parte che non è mia abitudine lasciare insetti morti in giro per casa, comunque gli unici insetti morti in giro per casa saranno ragni violino, anche se lo so, non sono insetti, i ragni. Animali morti, allora. E a proposito di questo, mi riempirò la casa di predatori naturali del ragno violino: uccelli, gechi e ragni lupo (che, considerata la regola sui ragni, ucciderò). Ultimo consiglio degli esperti: pulire la casa. Sì, questo va bene.

23.8.24