Perfect toilets (1323)

Allora, tempo fa il mio amico Giorgio mi aveva detto che gli era piaciuto Perfect days, l'ultimo film di Wim Wenders. Giorgio non mi aveva detto che era di Wim Wenders, altrimenti avrei segnato mentalmente non guardare Perfect days, invece di guardare Perfect days. E questo perché i film di Wim Wenders, giusto o sbagliato che sia (giusto, comunque, ndr), non mi piacciono. L'ultimo che ho visto è stato The million dollar hotel vent'anni fa e mi ero detto: con Wim siamo a posto così. Poi, dopo, ho visto che Perfect days aveva delle valutazioni alte su Imdb sia da parte della Gente (7.9) sia da parte della critica (8. The million dollar hotel, invece, ha 5.7 della Gente e 2.5 della critica, il che mi consola). E poi la sinossi - un tizio che pulisce i cessi a Tokyo - mi sembrava originale, ma perché la domanda in questi casi è: come si riesce a fare un film interessante da un soggetto del genere? Risposta: non si riesce. Cioè, non Wim Wenders. Ma ho la sensazione che Wim Wenders riuscirebbe a non riuscirci anche da questo soggetto: "Costretto sulla sedia a rotelle da un incidente sul lavoro, che gli ha procurato la frattura di una gamba, un fotoreporter d'azione passa il tempo spiando col teleobiettivo i suoi vicini di casa", o da questo: "Dom Cobb possiede una qualifica speciale: è in grado di inserirsi nei sogni altrui per prelevare i segreti nascosti nel più profondo del subconscio", anzi tremo all'idea di cosa potrebbe farci Wim. Così una sera ho cominciato a guardarlo. Perfect days, dico. Ne ho visto metà, il film dura in tutto due ore. Poi sono andato a letto, dubbioso. Volevo fare un commento su questa prima metà, che non vuole essere un commento sul film per intero, solo sulla prima metà, che comunque è un'ora di film e della tua vita. Intanto la sinossi corretta, se volete presentarlo agli amici, è: un uomo che non spiccica una parola pulisce i cessi pubblici a Tokyo. Quel "che non spiccica una parola" è importante, perché in pratica per un'ora vi ritroverete a guardare questo tizio dalla faccia simpatica - o giapponese che dir si voglia - ma molto silenzioso che pulisce cessi pubblici a Tokyo. Ok, il tizio è un osservatore, quindi, va be', nota le piccole cose, che so, il cielo, le foglie, la gente. Ma come tutti. Fa anche delle foto, ma come tutti. Poi ci sono due o tre personaggi che ogni tanto compaiono. Questo per dire che è noioso come sembra, il film, almeno la prima metà, poi magari diventa Pulp Fiction, non lo so. Certo che uno parte con tutta la buona volontà del mondo, se non sa che il film è di Wim Wenders, e vuole che il film gli piaccia, perché noi spettatori non desideriamo altro: film che ci piacciono. Ma dopo un po' devi arrenderti. Uno pensa pure: bella Tokyo, e che misterioso e affascinante il Giappone, anche se di Tokyo sostanzialmente si vedono un po' di strade, una torre e ovviamente i cessi pubblici, che comunque sono molto originali (ma sono pur sempre cessi), tipo questo:


o questo:


Il giorno dopo ho scritto a Giorgio: ehi, gli ho detto, se non sbaglio tempo fa mi avevi consigliato Perfect days dicendomi che ti era piaciuto, ma ne ho visto metà e mi sembra un po' un polpettone, sbaglio? E lui: sì, polpettone. E io: ma ti era piaciuto. E lui: no.

19.8.24